Il Comune di Torino ha ricevuto 55 mila euro dalle cinque persone imputate per il crollo della gru in via Genova che il 18 dicembre 2021 costò la vita a tre operai. È quanto ha riferito l'agenzia di stampa Ansa, in occasione dell'apertura del processo, dopo aver sentito il legale di Palazzo Civico, che ha anche annunciato la revoca della costituzione di parte civile.
"La somma - ha detto - è stata accettata perché in linea con i criteri stabiliti dall'amministrazione". Gli imputati sono i titolari di tre aziende impegnate nel cantiere, un dipendente e un tecnico. L'accusa è omicidio colposo. Restano costituiti parte civile i sindacati Feneal Uil, Fillea CGIL, l'associazione Sicurezza e Lavoro e l'Inail.
“Ci auguriamo che il processo prosegua celermente - ha commentato Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro - e che possa essere fatta completa chiarezza su quanto accaduto. Da parte nostra, continueremo a seguire la vicenda perché sia fatta piena giustizia. Di lavoro, soprattutto in edilizia, si continua a morire e ad ammalarsi e la giustizia può essere un efficace modo per fare prevenzione e opera di deterrenza".
“Oggi eravamo in aula - ha aggiunto Claudio Papa, segretario Fenealuil Torino - per ribadire la nostra vicinanza ai familiari delle vittime e chiedere giustizia. Non possiamo accettare questo continuo stillicidio di morti e feriti in edilizia. È una strage che va fermata, anche attraverso le aule dei tribunali”.