"ToHousing+: accogliente e ospitali solo con gli omossessuali". E' questo lo striscione comparso nella notte sulla facciata dell'immobile di corso Farini 20, che sarà riqualificato e trasformato in “ToHousing+”. Una struttura dedicata all'accoglienza di persone della comunità Lgbtq+ in emergenza abitativa, ma anche dove ci saranno spazi aggregativi per la comunità, non solo arcobaleno.
Avanguardia Torino: "ToHousing+ discriminatorio"
Un progetto che non piace ai militanti di Avanguardia Torino, che ieri hanno appeso la scritta sulla cancellata dello stabile. Il "ToHousing+" viene bollato come "altamente discriminatorio". "E' assurdo - proseguono -vedere che proprio chi continuamente sbraita contro inesistenti discriminazioni e si pone paladino dell’inclusione, sia poi il primo a compiere atti discriminatori.”
"Usare i soldi pubblici per famiglie italiane in emergenza"
“Secondo il ragionamento alla base di questa iniziativa - prosegue il movimento di estrema destra - se hai perso la casa, - magari a causa del caro-vita, della disoccupazione o della crisi economica -ma sei eterosessuale, non meriti un tetto sopra la testa".
“Riteniamo assurdo anche che questo progetto, altamente discriminatorio, sia realizzato con 1 milione di euro di soldi pubblici, provenienti dal PNRR, soldi che potrebbero essere utilizzati per aiutare tutte quelle famiglie italiane che si trovano in una condizione di vera emergenza abitativa e che aspettano una casa popolare da decenni".
In aggiunta, sempre nella notte, sul cartello illustrativo del cantiere qualcuno ha tracciato a pennarello la scritta "ricchioni".
Quore: "Parole ricchione usata in modo discriminatorio fa male a tutti"
Non si è fatta attendere la replica dell' Associazione Quore, che si occupa del progetto. Dopo poco più di due mesi dalla partenza del cantiere, è la seconda volta che "un o una omofoba ritiene utile ricordarci quanto sia importante tutto ciò che stiamo facendo e che faremo". "Come ricordato la prima volta - aggiungono - la parola "ricchione", usata in modo offensivo e discriminatorio, non fa male solo alla Comunità LGBTQI+ ma fa malissimo a tutta la nostra società che continua a mettere ai margini le persone LGBTQI+ e le loro famiglie producendo dolore e sofferenza gratuite".
"Noi non abbiamo paura e non smetteremo di lottare per una società più giusta e accogliente anche se continuassero a scrivere sui nostri cartelli ogni giorno e continueremo a contestare scelte politiche che non vadano nella direzione della non discriminazione" conclude Quore.
Rosatelli: "L'odio non fermerà la Città"
A schierarsi accanto all'Associazione l'assessore alle Politiche Sociale Jacopo Rosatelli, che definisce lo striscione: "una vile provocazione che non va sottovalutata". "Gli autore del gesto - prosegue l'esponente della giunta - sappiano che il loro odio non fermerà la determinazione della Città nel continuare a sostenere i progetti di accoglienza a sostegno di tutte le persone che sono vittime di discriminazione o che si trovano in difficoltà".
Busconi: "Nessun rispetto per la comunità LGBT"
“Lo striscione, comparso vigliaccamente nella notte sulla facciata di un immobile che sarà destinato all’accoglienza e all’inclusività, non è altro che la dimostrazione che c’è ancora tanto da fare per una società più equa e rispettosa di tutte le persone": così Emanuele Busconi, consigliere di Sinistra Ecologista.
"Criticare con parole intimidatorie un progetto che darà rifugio a chi ne avrà bisogno è un gesto che classifica chi lo compie e non la comunità LGBTQIA+ e ToHousing+, a cui va la nostra piena solidarietà”.