Economia e lavoro - 17 gennaio 2025, 07:25

Dalla cura del morbo di Crohn alle nuove sfide per il futuro, l'incubatore 2i3T rilancia la corsa all'innovazione

L'incubatore dell'Università di Torino ha celebrato la sua Innovation Jam 2025 festeggiando le due start up che hanno trionfato a Roma al Premio Nazionale di Tor Vergata, ma anche accogliendo le proposte più recenti

Persone sul palco del Teatro dei Ragazzi

L'incubatore dell'Università di Torino ha celebrato la sua Innovation Jam 2025

Un anno di innovazione ha preso il via: è quello di 2i3T, l'incubatore dell'Università degli studi di Torino che nel pomeriggio di ieri - al Teatro dei Ragazzi - ha voluto celebrare successi e aprire a nuove sfide. A fare gli onori di casa, Fiorella Altruda, presidente dell'incubatore.

Due vincitori di ritorno da Roma

Successi come quello di Inflant, vincitore del Premio Nazionale dell’Innovazione ottenuto all’Università di Roma Tor Vergata nel mese di dicembre. La start up torinese ha scoperto un nuovo farmaco capace di ridurre, attraverso un’azione locale a livello dell’intestino, l’infiammazione tipica di patologie quali la colite ulcerosa ed il morbo di Crohn. Secondo le stime, entro il 2030, oltre 10 milioni di persone nel mondo saranno colpite da queste malattie, con un dato preoccupante: il 30% dei nuovi casi riguarderà giovani al di sotto dei 20 anni.

Presente anche il team del progetto Kolemus, vincitore a sua volta di diverse menzioni da parte dello stesso PNI. Entrambi i progetti sono espressione di grandi risultati della ricerca portata avanti nei Dipartimenti di Scienza e Tecnologia del Farmaco e Biotecnologie dell’Ateneo torinese e sono attualmente accompagnati nel percorso di creazione d’impresa dall’Incubatore 2i3T. 

Le speranze per il futuro

Ma non c'è tempo per cullarsi sugli allori. L’incontro di ieri è stato anche l'occasione per alzare il sipario sulle nuove start up costituite presso l’Incubatore di UniTo negli ultimi due anni. Da BMind a Impavid, passando per Klasther Biopharma, Plant Flow Solution e Ras Genix.
Molte di queste realtà si propongono di trovare nuove soluzioni in ambito medico: dalla lotta di Ras Genix alle mutazioni tumorali per pazienti oncologici (soprattutto polmoni, pancreas e colon) al contrasto delle malattie cardiache post ischemia (Impavid). Ma non solo. BMind, per esempio, si occupa di salute mentale, alla luce di un dato preoccupante: c'è una esplosione dei casi di persone sotto i 30 o i 35 anni che soffre di episodi di ansia, di depressione e - peggio ancora - di pensieri suicidi. Il 60% di chi ha meno di trent'anni vorrebbe prendersi cura della propria salute mentale, ma non lo fa per questione di costi o di vergogna sociale. Ecco che allora può intervenire positivamente la consulenza online, magari usando l'intelligenza artitificiale con esercizi utili, videocorsi e addirittura mini-giochi utili alla propria salute mentale.
Di patologie tumorali si occupa anche Klasther Biopharma, mentre Plant Flow solution si propone di fornire soluzioni per la misurazione delle performance delle piante, con applicazioni che possono facilitare e migliorare le attività in agricoltura e che lavorano in particolare sulla presenza di anidride carbonica e acqua.

Fine del percorso

Infine, c'è chi ha raggiunto il momento di "uscire" di casa e cominciare a camminare sulle proprie gambe: il riconoscimento di fine percorso incubazione è stato consegnato alle start up Drug Discovery&Clinic e Metro-Polis.

Massimiliano Sciullo

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