È in corso da questa mattina, martedì 14 gennaio, l'esecuzione di misure cautelari per otto soggetti, tutti italiani, indagati a vario titolo per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, commercio di sostanze anabolizzanti, rapina e tentata rapina a mano armata, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. Indagati anche altri due italiani, a cui sono state sottratte somme di denaro, accusati di riciclaggio.
Indagini partite nel 2018
I fatti risalgono all’ottobre del 2018. Durante un normale controllo era stato scoperta una persona che a bordo della propria autovettura occultava in due doppi fondi oltre 400.000 Euro. Da lì un anno di attività investigativa ha portato a scoprire un sodalizio attivo a Torino e nei comuni limitrofi, dedito allo smercio di droga, in particolare hashish, marijuana e cocaina.
Covi, telefoni e droga
L’organizzazione si era strutturata nel corso del tempo, potendo disporre di mezzi per trasportare la sostanza stupefacente, di immobili dove riunirsi, occultare e stoccare la droga, oltre a mezzi di comunicazione dedicati, come telefoni non intercettabili con schede telefoniche attivate ad hoc.
Diversi gli arresti in flagranza che hanno portato al sequestro di oltre 30 kg di hashish e svariate confezioni di farmaci steroidi anabolizzanti.
C'è l'accusa di riciclaggio
In alcuni casi le cessioni di droga venivano accreditate su carte Postepay dei due indagati per riciclaggio, al chiaro fine di ostacolare la provenienza delittuosa di quelle somme.
Rapine furti da 15mila euro
Altri indagati rispondono anche di una tentata rapina (del novembre 2019) ai danni di un esercizio commerciale di Torino e di tre rapine a mano armata commesse - fra ottobre e novembre 2019 - rispettivamente presso l’agenzia postale di Strada Mongreno di Torino ed altre due attività commerciali di Torino e Settimo Torinese.
Nel complesso, quelle rapine fruttarono agli indagati circa 15 mila euro.