Politica - 09 gennaio 2025, 15:15

La Torino arcobaleno attende l'Europride. Rosatelli su politiche LGBTQIA+: “Ecco cosa stiamo facendo"

Arriva in commissione il documento politico del Torino Pride che porta a toccare il tema dei Cpr e della stanza dell’ascolto. Viale: “Finalmente un atto politico, ma la maggioranza è divisa”. Patriarca: “Sbagliato sottolineare chi ha votato e chi no"

Jacopo Rosatelli primo piano

L'assessore comunale Jacopo Rosatelli

Arriva in commissione Pari Opportunità il documento politico del Torino Pride, portato avanti dal 2023. Un aggiornamento rispetto alle politiche LGBTQIA+ che la città sta mettendo in atto anche, ma non solo, in vista dell’Europride che nel 2027 arriverà nella cornice torinese.

Un convegno di bilancio delle attività nel 2025

Come spiegato dall’assessore alle Pari Opportunità Jacopo Rosatelli l’intenzione è quella di promuovere ogni anno un convegno pubblico sul bilancio delle iniziative portate avanti. Nell’anno appena iniziato dovrebbe attuarsi nel mese di maggio attraverso una conferenza che si dovrebbe svolgere, con probabilità, in Sala delle Colonne. Un momento che servirà a fare il punto sullo stato dell’arte. 

Dalle coppie omogenitoriali alla lotta omo-lesbo-transfobica

Tanti i temi trattati dal documento. Dalla tutela delle coppie omogenitoriali, su cui si attende la sentenza della Corte Costituzionale, ma su cui la città ha avviato un percorso con i funzionari competenti del servizio sociale. O la lotta contro omo-lesbo-transfobia di cui Torino è capofila della rete Re.A.Dy. la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

Violenza di genere, accoglienza e Cpr

C’è la questione dei centri anti violenza, con l’attenzione espressa dall’assessorato sulle donne lesbiche vittime e un cantiere con fondi Pnrr che guarda all’accoglienza dei chi è colpito nel mondo LGBTQI+. Ma anche un linguaggio inclusivo, in continuità con la precedente amministrazione, negli atti e nell'espressione delle cariche comunali, e un’attenzione specifica ai rifugiati e richiedenti asilo provenienti da condizioni marginalizzate nei paesi di origine.

L’occasione porta a parlare dell’apertura del Cpr di Corso Brunelleschi.

“Torino si è ufficialmente espressa in modo contrario - ha detto l’assessore Rosatelli - Abbiamo proposto alternative, ma il lavoro non è stato adeguatamente preso in considerazione dal Governo.”

"Contrari alla stanza dell'ascolto"

Mentre nel punto del documento che tratta la legge 194 e gli obiettori di coscienza si innesca la denuncia, da parte della Città, contro la “stanza dell’ascolto” voluta dalla Regione. 

Un anno di CheckPoint contro l'Aids

Tra gli altri risultati c’è il compimento di un anno del Torino CheckPoint di via Mazzini per la lotta all’Aids, il tema del minority stress trattato nella giornata del coming out con il massimo esperto sul tema Illan Meyer, passando alle iniziative che si svolgeranno l’8 marzo di quest’anno per il 50° anniversario dalla Riforma del Diritto di Famiglia italiano del 1975, e infine un’attenzione al diritto di voto, con indicazioni date ai presidenti di seggio sulle buone pratiche da attuare per non mettere a disagio votanti con binarismo di genere, attraverso l’istituzione di un registro unico.

Viale: "Documento politico, ma maggioranza divisa"

A intervenire il consigliere Silvio Viale (Radicali) che definisce il documento “uno dei più politici approvati in questa legislature”, ma dall’altra denuncia le astensioni su alcuni punti di parte della maggioranza “non solo nei Moderati, ma anche all’interno di Pd, Torino Domani e Demos”.

Il consigliere Viale si è detto soddisfatto di Torino indicata come sede per l’Europride. “Purtroppo - segnale - arriverà in periodo elettorale o a consiglio già sciolto. Questo potrebbe rappresentare una complicazione." "In generale son soddisfatto della risposta dell’assessore - conclude ironicamente - quasi come se fosse il mio assessore…”.

Patriarca: "Sbagliato sottolineare chi non ha votato"

A chiudere gli interventi la consigliera del PD Lorenza Patriarca in risposta a Viale: “Parlo da persona che ha votato il documento, trovo sbagliato sottolineare in questo contesto chi ha votato e chi no. Mi compiaccio con l’assessore Rosatelli, credo che si stia andando nella giusta direzione”.

Daniele Caponnetto

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