Sedici anni di carcere senza attenuanti. E’ la condanna inflitta questa sera in primo grado dal tribunale di Torino a Sara Cherici, la giovane maggiorenne nell’ambito del processo per il ferimento dello studente palermitano Mauro Glorioso, colpito nel dicembre 2023 da una bicicletta scagliata da un ponte dei Murazzi del Po da un gruppo di cinque giovani, tre dei quali minorenni.
Il giovane, che con alcuni amici era in attesa di entrare in un locale, ha riportato lesioni gravissime. Per la Cherici, oggi ventenne, l’accusa aveva chiesto 12 anni di carcere. Nei mesi scorsi i tre minorenni erano stati condannati in via definitiva, con rito abbreviato, a pene comprese tra i sei anni e otto mesi e i nove anni e sei mesi mentre per il maggiorenne, condannato in un primo momento a 10 anni e 8 mesi, si dovrà ripetere il processo d’appello dopo l’annullamento deciso dalla Cassazione che ha ritenuto la condanna troppo mite.
Sara Cherici, che ha ricevuto la condanna più sostanziosa perché è stata l'unica del gruppo a scegliere il rito ordinario invece di quello abbreviato (con riduzione di un terzo della pena), è stata considerata colpevole di complicità e omessa denuncia dei compagni: già maggiorenne, aveva infatti osservato la scena dei suoi amici minorenni e dell'altro maggiorenne che buttavano la bici dai Murazzi senza intervenire e senza sporgere denuncia. Anzi, aveva proseguito la serata tranquillamente in loro compagnia e nei giorni successivi aveva cercato di insabbiare tutto come dimostrato da uno scambio di sms poi cancellati.
Dopo la lettura della sentenza, la giovane, che era presente in aula, ha avuto una crisi di panico ed è stata accompagnata in ospedale.