Il 29 settembre dello scorso anno fu arrestato dalla polizia subito dopo aver ferito a coltellate, per ragioni non chiarite, un passeggero di un autobus su cui stava viaggiando in una strada del quartiere Santa Rita. Ora - come riporta l'agenzia di stampa Ansa - è indagato per tentato omicidio e, secondo una perizia psichiatrica disposta dal gip Francesca Pani, soffre di un disturbo di personalità di carattere narcisistico ma non così grave da incidere sulla sua capacità di intendere e di volere.
Caso approdato in tribunale
Il caso è stato discusso stamani a Palazzo di giustizia. L'indagato, che è detenuto a Torino, è un 32enne di origine albanese. Stando a quanto afferma, ricorda di essere salito sull'autobus ma non di avere litigato con qualcuno. Peraltro non conosceva la vittima, un 52enne di Milano (ora costituito come persona offesa con l'avvocato Alberto Bosio) che quel giorno era a Torino per una visita a un'amico.
Possibile il rinvio a giudizio
L'albanese, che è difeso dall'avvocato Manuel Perga, nel corso delle indagini ha parlato di sé come di una persona maltrattata dalle autorità. Da adolescente fu messo in una comunità per minorenni.
Il giorno dell'aggressione, inoltre, era arrabbiato perché aveva subito una truffa on line sulle criptovalute che gli era costata gran parte dei risparmi. E' probabile che la procura, nonostante le sue condizioni mentali, possa chiederne il rinvio a giudizio.