«La Rete Diabetologica piemontese è un’eccellenza della nostra sanità, e i risultati conseguiti negli anni non possono essere compromessi da un cambiamento delle modalità organizzative della distribuzione dei sensori per il monitoraggio della glicemia, un disservizio che nell’AslTO4 sta causando seri disagi ai pazienti. Occorre che la Regione Piemonte intervenga per verificare le cause del problema e se i disservizi riguardano solo l’AslTO4 (o se si siano verificati anche in altri territori) e per trovare rapide soluzioni».
Lo afferma il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd), che ha presentato un’Interrogazione relativa alle difficoltà dei pazienti diabetici in cura presso l’AslTO4 a reperire i sensori dei dispositivi elettronici per misurare la glicemia (Flash FreeStyle Libre).
«Fino a qualche mese fa la fornitura dei sensori era garantita dalla farmacia ospedaliera, ma con il nuovo metodo organizzativo le richieste sono gestite attraverso un ufficio centralizzato, che ha sede presso l’ospedale di Cuorgnè, e sarebbe addirittura prevista la consegna al domicilio del paziente. Da notizie giornalistiche apprendiamo che tale ufficio centralizzato non riesce a rispondere a tutte le istanze dei pazienti e in un’Asl territorialmente vasta come la TO4 questo si traduce in un vero disagio per i pazienti. Dal momento che parrebbero sussistere anche difficoltà per reperire gli aghi che i diabetici utilizzano per iniettare l’insulina, l’assessorato regionale alla Sanità deve quanto prima correre ai ripari, dal momento che stiamo parlando di una platea di pazienti molto ampia e, purtroppo, in costante aumento: 300mila in tutto il Piemonte, e 80mila in età lavorativa».