Economia e lavoro - 24 dicembre 2024, 16:45

Pane, pasta, carni, salumi, formaggi: sulla tavola di Natale vince il Made in Piemonte

A Torino rappresenta il 3,9% della spesa di dicembre, pari a 680 milioni: i dati forniti da Confartigianato: "Sono 342 i prodotti agroalimentari tradizionali che fanno la fortuna del territorio"

Pane, pasta, carni, salumi, formaggi: sulla tavola di Natale vince il Made in Piemonte

Pane, pasta, carni, salumi, formaggi: sulla tavola di Natale vince il Made in Piemonte

Pane, pasta, carni, salumi, formaggi, verdure, ortaggi, frutta e, soprattutto, dolci e vini, distillati e bevande. Sono questi alcuni dei prodotti artigianali dell’immenso “giacimento” della food economy del nostro territorio che, in particolare sotto le festività di Natale, nonostante la crisi, finiranno sulle tavole delle famiglie torinesi e piemontesi. Tutto questo, secondo un dato previsionale, a Torino, nel mese di dicembre, ha il valore di 680 milioni di euro.

Vince il Made in Piemonte sulla tavola di Natale

A Natale è il settore agroalimentare, come da tradizione, ad avere l’impennata di vendite, in cui si evidenzia una particolare ricerca di prodotti artigianali a chilometri zero. Questa scelta rappresenta a Torino il 3,9% della spesa di dicembre in prodotti alimentari e bevande a livello nazionale, pari a 680 milioni.

Le vendite al dettaglio dei prodotti alimentari nei primi nove mesi dell'anno aumentano dell’1,3% su base annua andando meglio rispetto alla media del +0,6% prima visto. Anche in una fase di crisi della manifattura, alimentari e bevande si conferma come settore anticiclico: nei primi nove mesi del 2024 la produzione del settore segna una crescita dell’1,5% a fronte del calo del 3,4% della media della manifattura.

Boom di alimentari, vino e bevande 

Le esportazioni di alimentare e bevande sono pari al 3,4% del valore aggiunto nel 2024, con valori superiori alla media per Piemonte con il 6,8%, Emilia-Romagna con il 5,8%, Veneto con il 5,7%, Campania e Trentino-Alto Adige, entrambe con il 4,9%, Molise con il 4,3%, Umbria con il 4,0% e Friuli-Venezia Giulia con il 3,7%.

A livello provinciale, Torino esporta circa 1,9 miliardi di prodotti di alimentari e bevande, con un’incidenza  del 7% sull’export Manifatturiero.

La soddisfazione di Confartigianato 

La biodiversità della produzione agroalimentare del nostro territorio -commenta Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino - ad elevata vocazione artigianale, si declina in ben 342 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Siamo detentori di ricette e tradizioni secolari. La forza dell’agroalimentare, che spinge il Made in Italy nel mondo con numeri importanti è sicuramente il sistema di filiera che raggruppa l’intera catena del valore di un bene o di un servizio, dalla produzione alla vendita In Italia appartengono a questa filiera il 20% delle imprese con oltre 3 addetti e il 17,2% del valore aggiunto di tali imprese, pari a 130,9 miliardi di euro. Siamo convinti che l’interazione delle imprese artigiane nella filiera fornisca un impulso decisivo alla qualità della produzione”.

Massimo De Marzi

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