In Piemonte mancano mille medici della mutua, di cui ben 70 solo a Torino. Caso limite è quello della borgata collegnese di Savonera, che dal primo ottobre ha perso uno dei due dottori di base storicamente presenti: oggi, metà degli abitanti è priva di assistenza medica.
Numeri e una situazione denunciata dalla capogruppo del M5S Sarah Disabato in un'interpellanza di martedì al Consiglio Regionale, a cui ha replicato l'assessore alla Sanità Federico Riboldi.
"Il problema della mancanza dei medici di medicina generale - ha chiarito l'esponente della giunta - affligge tutte le Regioni ed i territori: ad inizio legislatura abbiamo incontrati i sindaci delle zone montane e rurali, ma la carenza è sul territorio". A livello nazionale, un terzo dei posti disponibili per il triennio di formazione in medicina generale è rimasto vacante.
Abolito punteggio minimo
Ritornando il Piemonte, come ha chiarito Riboldi, "abbiamo bandito una prova concorsuale dove dei 228 candidati alla prova si sono presentati solo in 127. È stato abolito il punteggio minimo delle sessanta risposte esatte per il superamento della prova e l’ammissione al corso di formazione, per cui tutti i candidati hanno superato la prova".
La risposta
"Nelle Asl piemontesi - ha aggiunto - è stato elaborato un sistema di copertura assistenziale che consiste nell’impiegare l'ex guardia medica per quelle attività che normalmente sarebbero di competenza dei medici di medicina generale, come ad esempio la compilazione delle impegnative” ha chiarito l’assessore regionale alla Sanità.
Le cause della carenza di medici di base in Piemonte sono note, a partire da un numero elevato di pensionamenti non compensato da altrettante assunzioni. La situazione è stata ulteriormente aggravata dal significativo aumento della popolazione anziana e delle patologie croniche, che necessitano di un'assistenza continua e territoriale.
Numero chiuso
Per l'esponente della giunta il nodo poi è "il numero chiuso in Medicina: è un’emergenza nazionale che non può essere risolta solo dalla Regione. Noi possiamo mitigarla”.