La vicenda di Emanuele Tuninetti e Antonella Tarabra, marito e moglie, ritrovati morti nel garage della loro abitazione in strada Chisola, nella frazione Tetti Rolle di Moncalieri, continua a restare avvolta da un alone di mistero.
Omicidio-suicidio senza movente
L'ipotesi più probabile resta quella del femminicidio-suicidio, ma il movente resta tutt'ora ignoto e le indagini non escludono a priori altre ipotesi. Secondo le prime ricostruzioni fatte dai carabinieri, giunti sul posto nella tarda serata di lunedì, l'aggressione sarebbe avvenuta nel pomeriggio, subito dopo il rientro dei coniugi a casa. Dopo un pranzo dalla madre di Antonella, i due erano tornati nella loro villetta.
Sarebbe stato allora che Emanuele, in un impeto di rabbia, avrebbe colpito violentemente la moglie alla testa con un oggetto, forse un attrezzo da giardinaggio, prima di togliersi la vita. Ma ad oggi quell'oggetto non è stato ancora trovato, neppure nei controlli fatti nelle vicinanze dell'abitazione: fosse stato gettato nelle acque del torrente Chisola, prima che l'uomo decidesse di farla finita, diventerebbe quasi impossibile recuperarlo.
Decisive le autopsie sui due corpi
A dare l’allarme è stato il fratello di Antonella, che, non ricevendo risposte alle sue chiamate, si è recato presso la casa della coppia. Visto che non sono stati trovati anche biglietti o indizi chiari che potessero permettere di dire con assoluta certezza che si è trattato di un omicidio-suicidio, gli esiti delle autopsie sui due corpi (in programma nei prossimi giorni) potrebbero fornire dettagli utili agli inquirenti.
Mentre non sono pochi i moncalieresi, soprattutto tra coloro che conoscevano Antonella ed Emanuele, a pensare che si sia trattato di un duplice omicidio mascherato da tragedia familiare. E qualcuno ha tirato fuori la storia di una vecchia rapina subita dai due una quindicina d'anni fa.