Il Teatro Stabile di Torino chiude il 2024 con risultati straordinari, confermandosi come un punto di riferimento culturale per l'intero teatro italiano. L'anno è stato segnato da nuovi traguardi in termini di produttività, pubblico e ricavi da bigliettazione, consolidando un trend positivo che aveva già superato i livelli pre-pandemici nel 2023.
Numeri record
Nel 2024, lo Stabile ha registrato 853 alzate di sipario, tra spettacoli di prosa e danza, prodotti e ospitati, segnando un incremento del 16% rispetto al periodo pre-pandemico. Le recite prodotte sono state 591, con 735 rappresentazioni in sede e 118 in tournée. Questi numeri rappresentano un record storico e testimoniano l’impatto significativo sull’occupazione di artisti e maestranze.
Boom di spettatori e degli incassi
Gli spettatori totali, tra sede e tournée, sono stati 249.188, con un incremento rispetto al 2023. In particolare, il 27% delle presenze è rappresentato da under 35, confermando l’efficacia delle politiche per il ricambio generazionale del pubblico. Gli abbonamenti per la stagione 2024/2025, ancora in corso, hanno superato quota 17.000, di cui il 40% acquistati da giovani. Sul fronte economico, gli incassi da botteghino hanno superato i 3 milioni di euro, con un aumento del 5% rispetto al 2023 e del 18% rispetto al 2019.
Premi e riconoscimenti
Il 2024 è stato anche un anno ricco di premi per il Teatro Stabile: dal Premio Internazionale Flaiano a Leonardo Lidi per la regia di Zio Vanja, al Premio ANCT a Giuliana De Sio per Cose che so essere vere e Agosto a Osage County; dal Premio Le Maschere del Teatro Italiano a Manuela Mandracchia come migliore attrice non protagonista, al Premio Ubu per i migliori costumi ad Aurora Damanti per il Progetto Èechov. Inoltre, il teatro ha ricevuto una menzione speciale dalla Fondazione Compagnia di San Paolo per il suo impegno nel rapporto tra cultura e salute.
Sostenibilità e bilancio
Lo Stabile, nel 2024, ha rafforzato anche il suo impegno verso la sostenibilità sociale, ambientale ed economica, annunciando la pubblicazione del suo primo bilancio ESG. "La sostenibilità è oggi parte integrante della qualità gestionale complessiva e rappresenta un elemento cruciale per competere con successo, rispondendo alle responsabilità sociali verso il territorio e le comunità", ha dichiarato il presidente Alessandro Bianchi.
Un anno di passione
"I numeri non raccontano l’anima di ciò che accade dietro le quinte, ma restituire un teatro vivo, capace di creare occupazione e coltivare il talento è il nostro orgoglio più grande", ha dichiarato il direttore artistico Valerio Binasco, sottolineando l'importanza del lavoro collettivo e della passione condivisa. "I numeri del 2024 raccontano un teatro in grande salute", ha aggiunto il direttore Filippo Fonsatti, "che produce molto e garantisce occupazione qualificata anche giovanile, che coltiva il ricambio generazionale del pubblico, che abbatte le barriere d’accesso, che ricerca uno sviluppo sostenibile senza rinunciare ad una forte identità artistica all’insegna del rischio culturale. Il merito di questi risultati va senz’altro riconosciuto all’efficienza e alla passione dello staff del Teatro e al talento di tutti gli artisti che hanno scelto di condividere questo progetto".