E alla fine andrà anche John Elkann. Prosegue il dialogo tra la "nuova" Stellantis (dopo l'addio del ceo, Carlos Tavares) e il Governo italiano. Dopo il confronto di ieri al tavolo del Mimit, alla presenza dei ministri Urso, Calderone e Giorgetti, il Gruppo sarà di nuovo di fronte al mondo della politica, per spiegare non solo la situazione attuale, ma anche le prospettive future. A cominciare da Mirafiori.
Dialogo telefonico con Fontana
La conferma è arrivata nelle scorse ore, tramite una telefonata tra il presidente della casa automobilistica e Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati. Un dialogo definito "una cordiale conversazione telefonica", che di fatto ha confermato quello che era già stato un impegno preso nelle settimane passate.
Da più parti, infatti, i partiti chiedevano al numero uno di Stellantis di andare a chiarire in Parlamento ciò che stava accadendo nell'automotive nostrano. Ma Elkann aveva declinato, rimandando l'appuntamento a dopo il confronto che avrebbe visto invece protagonista Jean Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis.
Annunciato nelle scorse settimane
Una decisione che all'epoca era parsa un modo per venir meno al confronto. Ma che invece ora - dopo il vertice al Mimit di ieri - diventa realtà. Soprattutto in un clima che appare quantomeno rasserenato, dopo l'impegno del manager francese che ha garantito continuità e progetti per tutti gli stabilimenti italiani di Stellantis.
Dunque, Elkann andrà in Parlamento. E sarà presente nelle commissioni che in questo periodo hanno affrontato più da vicino la questione automotive in Italia. Un nuovo passo incontro alla politica italiana (e all'opinione pubblica): un ulteriore cambio di strategia da quando Carlos Tavares ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato del Gruppo.