Cultura e spettacoli - 14 dicembre 2024, 13:07

Studenti delle medie come registi per svelare perché l'immigrazione è lavoro: in sala il documentario di Stefano Di Polito

La presentazione in anteprima lunedì 16 dicembre al Cinema Massimo nell'ambito di SottoDiciotto: "Torino può essere la prima città che crea una contro-narrazione rispetto a quelle nazionali"

Arriva in sala il documentario di Stefano Di Polito

Arriva in sala il documentario di Stefano Di Polito

PIL - Perché l’Immigrazione è Lavoro è il nuovo documentario firmato da Stefano Di Polito.

Un progetto che gioca con l'anagramma del prodotto interno lordo e che racconta il reale contributo che gli immigrati apportano alla nostra società. Un’inchiesta condotta dal regista insieme a un gruppo di studenti di terza media della scuola multiculturale “Aristide Gabelli” di Torino. 

“Questo lavoro è possibile grazie a Torino, può essere un esempio per le altre città ma bisogna sempre fare attenzione ai pensieri discriminatori” commenta il regista. 

Il tema è nazionale. Abbiamo il dovere di controbattere quel tipo di narrazione che ferisce molto i ragazzi e si basa su dati non veri. Il documentario racconta il fatto che abbiamo bisogno degli immigrati attraverso delle analisi concrete. Torino può essere la prima città che crea una contro-narrazione sull'immigrazione rispetto a quelle nazionali, fatte per consensi elettorali ma che lasciano ferite e non facilitano il futuro”.

Ai dati sulla percezione negativa degli italiani sull’immigrazione e sul rapporto positivo tra immigrazione, lavoro, previdenza sociale e demografia, si alternano le interviste a nove immigrati attivisti torinese, in Italia da molti anni: Suad Omar, formatrice e scrittrice, Lamine Sow, sindacalista CGIL, Jacob Bamba “Muso”, musicista, Karim Metref, giornalista indipendente, Ana Cecilia Ponce, mediatrice interculturale, Faouzi Haj Sassi, titolare di un CAF, Mirela Aurora Rau, mediatrice in un ambulatorio, Omar Sillah, responsabile di un progetto contro la povertà, Souad Maddahi, mediatrice con le famiglie. 

I dati riportati da PIL 

Il primo dato riportato è che in Italia il livello medio di istruzione è la terza media: da qui l’idea che ad analizzare il tema dell’immigrazione sia proprio un gruppo di studenti della Scuola Secondaria di I grado, figli di immigrati, in modo da rendere i contenuti del documentario più immediati, comprensibili e diretti. 

Gli immigrati in Italia rappresentano circa il 9% della popolazione ma la percezione che gli italiani hanno degli stranieri è del 31% della popolazione. Inoltre, per oltre il 50% degli italiani

l’immigrazione rappresenta un problema mentre solo il 12% degli italiani ritiene che possa avere un impatto positivo.  

Producono il 9% del PIL e versano il 6.6% dei contributi INPS, mentre ricevono lo 0,4% delle pensioni. Il rapporto tra contributi versati e pensioni ricevute per gli immigrati è di 1 a 16, così come il saldo tra ricavi erariali dall’immigrazione e spese per l’immigrazione è di gran lunga positivo.

Nonostante il contributo dato all’economia le condizioni di vita sono molto complicate e rese precarie dalla normativa sugli stranieri. La differenza di reddito pro-capite tra italiani e immigrati si attesta intorno agli 8mila euro annui, il 40% degli stranieri vive in una situazione di povertà e di esclusione sociale ossia 1 famiglia immigrata su 3.

Ma il dato che rende più evidente tale contraddizione riguarda la demografia, in un paese in cui l’età media degli italiani è di 48,4 anni mentre l’età media degli stranieri è di 35,3 anni e in cui l’inverno demografico ha portato negli ultimi 20 anni a una diminuzione del 33% delle nascite tra italiani mentre i nati stranieri sono aumentati del 56%; sono oltre 900mila gli studenti minorenni che non hanno la cittadinanza italiana, di cui 780mila sono nati in Italia. 

Il film mira a cambiare la narrazione dominante sul tema dell’immigrazione e a ribadire che “gli immigrati ci aiutano a casa nostra” nonostante la loro condizione di vita sia resa difficile dalle crescenti discriminazioni e diseguaglianze.

L’anteprima 

Il film, prodotto da Associazione Plurale con il contributo della Città di Torino, sarà presentato in anteprima lunedì 16 dicembre alle ore 18 al Cinema Massimo, sala 3, nell'ambito del SottoDiciotto Film Festival. A presentarlo saranno il regista Stefano Di Polito con gli studenti dell’ultimo anno della Scuola secondaria di I grado dell’IC “Aristide Gabelli”, il dirigente scolastico Luca Bollero, l’assessora della Città di Torino Carlotta Salerno e i protagonisti delle interviste del documentario

 

 

Chiara Gallo

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