Cronaca - 14 dicembre 2024, 11:15

Muore 10 giorni dopo l'investimento pedonale ad Alassio: ieri l'ultimo saluto all'89enne torinese Domenica Fedele

La Procura di Savona aveva disposto l'autopsia per chiarire se ci fossero state responsabilità dei medici

Muore 10 giorni dopo l'investimento: ieri l'ultimo saluto a Domenica Fedele

Muore 10 giorni dopo l'investimento: ieri l'ultimo saluto a Domenica Fedele

Era stata investita ad Alassio lo scorso fine novembre e 10 giorni dopo, il 2 dicembre, è mancata all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

Vittima la 89enne torinese Domenica Fedele, per la quale la Procura di Savona tramite il Pubblico Ministero Massimiliano Bolla aveva disposto l'autopsia svolta dal medico legale Rosario Barranco lo scorso lunedì 9 dicembre per chiarire le cause del decesso e se ci fossero state delle presunte colpe mediche.

Il funerale si è svolto ieri, venerdì 13 dicembre, nella parrocchia della Santissima Annunziata di Torino. Lascia le figlie Anna Maria ed Ersilia, i parenti e tutti gli amici.

A ricordarla proprio la figlia con un post sui social. "Mia madre strappata agli affetti dei cari che la amavano, perché investita tragicamente ad Alassio mentre attraversava sulle strisce pedonali. Stava bene, dopo tanti anni di lavoro e una vita di sacrifici, aveva davanti a se tanti sogni ancora da realizzare e la possibilità di una serena e tranquilla vecchiaia. Anche se non è mia abitudine, con questo post sento di dover condividere oggi il mio sentito e profondo dolore, con la speranza che il mio messaggio possa toccare la sensibilità di ciascuno, affinché possano essere adottate, quanto più possibile, le regole, di maggior prudenza ed attenzione, richieste alla guida di un mezzo di trasporto", scrive la figlia Anna Maria.

"Se in un centro abitato non si corre anche un po' di meno, tanto arriviamo lo stesso, non si evita di consultare il cellulare in macchina, non ci si mette alla guida, se si è bevuto troppo, non si evita distrazioni, quanto più possibile, non ci si mette alla guida, se non ci si sente in grado di guidare, o se girando a sinistra o desta da una strada, si fa attenzione soltanto alle macchine provenienti dal lato opposto, ma non alle strisce pedonali della strada in cui ci si immette, ecco, questo può succedere, che l'errore di un momento può distruggere le persone e intere famiglie".

"Viviamo in un mondo virtuale, dove regna il distacco, mancando ormai quasi totalmente l'educazione e il rispetto per il prossimo, mi sento però di dire una cosa importante, che non succede soltanto agli altri, può succedere a ciascuno di noi" ha concluso la figlia della vittima.

Luciano Parodi - Savonanews.it

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