Non solo Rose Villain e il concerto "Torino wasn't build in a day". Il 1° gennaio Torino festeggia il nuovo anno all'insegna della grande musica classica, della cultura e della storia, con un concerto che celebra due ricorrenze significative per il nostro Paese e per la nostra storia: 160 anni dell'atto di unificazione legislativa d'Italia (1865) e gli 80 anni della Liberazione d'Italia (1945).
Il Risorgimento e la Resistenza
Un appuntamento in collaborazione con il Museo Nazionale del Risorgimento e il Museo Diffuso della Resistenza. "Il concerto di Capodanno - dichiara l'assessora alla Cultura Rosanna Purchia - sarà l'occasione per rivivere i momenti fondamentali del Risorgimento e della Resistenza, che continuano a ispirare il nostro presente, e di celebrare due istituzioni museali fondamentali per la memoria storica di Torino e del nostro Paese".
"Torino in due atti" nasce da un'idea di Piero Maranghi e Paolo Gavazzeni, rispettivamente editore e direttore artistico di Classica HD. Proprio il canale 136 di Sky ospiterà l'appuntamento musicale. "Torino - ha osservato Maranghi - è la vera capitale culturale del Paese". Protagonista dell'appuntamento l'Orchestra Filarmonica di Torino, diretta da Marco Alibrando. Sul palco un cast di interpreti internazionali: Irina Lungu, Laura Verrecchia, Antonio Poli ed Ernesto Petti.
L'appuntamento è fissato alle 16.30 in piazza Castello. Apre il programma, accompagnato dalle immagini del Museo Nazionale del Risorgimento, il finale dal Guillaume Tell di Gioachino Rossini. Il duetto "Le minacce e i fieri accenti", da La forza del destino di Giuseppe Verdi, è l'occasione per rievocare due figure decisive del Risorgimento come Giuseppe Mazzini e Camillo Benso Conte di Cavour.
Il programma
Nino Rota ne "Il gattopardo" di Luchino Visconti ci riporta poi ai momenti salienti della Spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi. È invece un duetto tra due grandi figure femminili del melodramma a introdurci alla celebrazione degli 80 anni dalla Liberazione, mettendo l'accento sulla donna come protagonista del Risorgimento e della Resistenza: "L'amo come il fulgor del creato" da La Gioconda di Amilcare Ponchielli.
E ancora, pagine dal Tancredi di Gioachino Rossini, Norma di Vincenzo Bellini, Andrea Chénier di Umberto Giordano. In conclusione la romanza "Nessun dorma" da Turandot per congedarsi dal 2024.