“Dalle lamentele, si passa all’azione”. Così decine di docenti dell’istituto Colombatto si sono radunati dalle prime ore del pomeriggio di oggi, lunedì 9 dicembre, sotto gli uffici dell’Ufficio Scolastico Regionale, in Corso Vittorio Emanuele II, con fischietti, cartelli, cibo, bevande e anche una chitarra. Al centro della protesta il difficile rapporto con la dirigente accusata, secondo i docenti, di aver creato una spaccatura.
“La nostra presenza qui oggi non è 'contro', ma ‘per’ - sostengono alcuni dei partecipati - chiediamo al dottor Suraniti di intervenire direttamente per aiutare il nostro Istituto a ritornare finalmente alla serenità e quell’importante ruolo da sempre rivestito a livello cittadino e forse anche regionale, cosa che purtroppo si è irrimediabilmente persa nel corso di questi ultimi sei anni”.
I numeri del Colombatto
La Colombatto è un alberghiero tra i più importanti di Torino. Conta 1.100 studenti e 60 classi.
Tra i punti contestati c’è soprattutto il riconoscimento e il rispetto del Collegio dei Docenti, il rispetto del Contratto Nazionale del Lavoro con la richiesta al direttore Stefano Suraniti di ripristinare il corretto funzionamento degli organi collegiali e assicurare il rispetto delle norme contrattuali.
I sindacati: "Difficoltà di comunicazione"
“Chiediamo un aiuto per risolvere una situazione che dura da tempo. Abbiamo provato in più modi, ma ci sono grossissime difficoltà di comunicazione. Ormai c’è un frattura insanabile, non siamo ascoltati. Forse la dirigente considera la scuola una sua proprietà. Se non troveremo una soluzione potremmo coinvolgere anche studenti e famiglie”, è il commento di Luisa Picco, insegnante nella scuola professionale di via Gorizia e delegata sindacale del Cub, sindacato che si è unito alla protesta con Flp Cgil e Cobas.
Il sostegno di altri istituti
Un gruppo di cinque docenti è stato ricevuto dal direttore Suraniti intorno alle ore 15,30 dopo un presidio che ha visto la partecipazione anche di altri istituti come il Peano di Corso Venezia.
"Anche noi stiamo vivendo situazioni simili - hanno scritto in sostegno all’iniziativa della scuola Colombatto - dovute a una gestione che spesso manca di trasparenza e coerenza, finendo per bloccare molte delle procedure ordinarie di gestione che permettono lo sviluppo delle basilari azioni didattiche che contribuiscono a dare vita al nostro Istituto. Questa situazione ha creato un clima di malessere diffuso, che coinvolge non solo noi docenti e il personale A.T.A, ma anche le nostre studentesse e i nostri studenti, i quali meritano invece un ambiente scolastico sereno e stimolante. Siamo consapevoli che queste difficoltà, purtroppo, non sono isolate e sappiamo quanto sia importante fare rete, confrontarci e sostenerci a vicenda".
Docenti a colloquio con USR per oltre due ore
Il presidio si è sciolto poco dopo le ore 18. L'incontro ha visto la partecipazione di una delegazione di cinque professori del Colombatto (senza le segreterie sindacali) con il dirigente Suraniti. Il confronto è durato più di due ore. Sarebbero state accolte le istanze espresse dai docenti e si dovrebbe proseguire a un'indagine interna per raccogliere documentazione sulla situazione che si è venuta a creare. Le parti si riaggiorneranno in un nuovo incontro.
Per i partecipanti si tratta di un "Piccolo spiraglio da cui è emersa un'apertura che si spera porti a degli sviluppi."