Si è conclusa la seconda edizione del "Viaggio al confine orientale" per una quarantina di studenti dell’Istituto Maxwell di Nichelino, andati alla scoperta di un periodo storico compreso tra la Prima guerra mondiale e le foibe giuliane con focus sul tema dell’esodo e dei profughi istriani e giuliano-dalmati.
Tra campi di concentramento e foibe
L'iniziativa, proposta dall’Informagiovani per approfondire i temi legati alla guerra, alle politiche di confine e agli spostamenti forzati della popolazione, ha portato i giovani a visitare la città di Fiume, ad una escursione sull’isola di Rab, poi ci sono state le visite al campo di concentramento di Arbe e alla Foiba di Basovizza.
L'assessore alle Politiche giovanili, Fiodor Verzola, ha commentato alla fine del viaggio: "Il nostro errare ci ha portati attraverso le tracce di questa complessa vicenda storica, un cammino che abbiamo ricostruito tappa dopo tappa, attraversando tre stati, partendo dall’occupazione italiana di quei territori, passando per i campi dì concentramento dell’esercito fascista, fino ad arrivare alle foibe e all’esodo. È stato un viaggio che non si è limitato a ricordare, ma che ha cercato di comprendere, capire le dinamiche che hanno alimentato le violenze tra popoli".
Verzola: "Esperienza culturale e di formazione"
Verzola poi ha voluto ringraziare i presenti per l'impegno e la partecipazione dimostrata: "Nella strada del ritorno mi porto nel cuore nuove consapevolezze, ma soprattutto la capacità di stupirmi ancora. Di stupirmi dell’entusiasmo e della sensibilità delle nuove generazioni, ragazze e ragazzi straordinari che sanno trovare, ogni volta, nuovi modi per far splendere le loro unicità e metterle al servizio del cambiamento. A loro rivolgo un sincero ringraziamento per questi giorni insieme, ma soprattutto auguro loro un percorso di crescita e formazione che possa donargli ogni soddisfazione possibile".