La sveglia elettrica sul comodino si ferma. Dall’esterno gli antifurto iniziano a suonare. Le luci in casa non si accedono e si sta al buio. È un black out. Li conoscono bene i torinesi, vittime in media di "due guasti al giorno" durante l’anno.
Condizionatori e ventilatori
Questo soprattutto d'estate, quando aumenta la richiesta di energia. Complice il caldo torrido del capoluogo piemontese vengono accesi ventilatori e condizionatori negli uffici di giorno e nelle case di sera. Sovraccaricando la rete elettrica.
I lavori
Ma Iren è al lavoro per evitare che anche a giugno/luglio/agosto 2025 si ripetano i black out. I tecnici della multiutility sono impegnati nella costruzione di due nuove cabine primarie, una nord a Pietra Alta nei pressi dell'ex e l'altra a fianco di via Giordano Bruno, vicino al cavalcavia di corso Bramante.
"Stiamo lavorando molto - ha spiegato il presidente di Iren Luca Dal Fabbro, a margine dell'Assemblea Anci- sul creare una rete elettrica più resiliente di distribuzione. Questo eviterà di avere black out d'estate: è una missione che ci siamo dati quella di rendere la città molto più resiliente". "In coordinamento con la Città si sta facendo un lavoro intenso" ha concluso.