Sanità - 17 novembre 2024, 11:24

Miracolo alle Molinette, salvato un ragazzo di 16 anni colpito da un raro tumore al polmone

Il giovane, di ogirine peruviana, ha subito un'operazione di lobectomia (tolta la parte alta a destra) e gli sono stati ricostruiti i bronchi

intervento chirurgico

Intervento miracoloso alle Molinette di Torino: salvato un ragazzo di 16 anni

Miracolo alle Molinette di Torino. I medici hanno infatti salvato la vita a un ragazzo peruviano di 16 anni, colpito da una rara forma di tumore al polmone. Fondamentale l'operazione che ha portato alla cosiddetta "lobectomia polmonare", accompagnata da una ricostruzione dei bronchi.



Difficile respirare, anche a riposo

Il giovane paziente era affetto da un tipo di tumore raro, caratterizzato da una crescita endobronchiale (una massa di 3 centimetri) che ostruiva tutto il bronco superiore di destra e le vie aeree lungo il loro decorso, causando gravi difficoltà nella respirazione anche a riposo. Era, inoltre, causa di frequenti sanguinamenti che compromettevano seriamente il suo stato di salute.

 

L’intervento ha previsto una complessa lobectomia polmonare superiore (gli è stato cioè tolto il lobo superiore del polmone di destra), al fine di risparmiare i restanti due terzi del polmone, che sarebbe stato invece sacrificato nel caso di fallimento della procedura chirurgica.

Grazie alle innovative tecniche di plastica bronchiale, già eseguite nell’adulto, ma non in campo pediatrico alla Città della Salute, è stato possibile rimuovere, a causa della neoplasia, la porzione del polmone ed il bronco malato superiore di destra e ricostruire la continuità dei rimanenti bronchi della parte del polmone rimasta intatta in modo da preservare al massimo la funzionalità del polmone stesso, grazie ad una tecnica sleeve di plastica bronchiale.

 

Tecniche avanzate per l'equipe medica

Questo successo non sarebbe stato possibile senza l'adozione delle più recenti tecniche chirurgiche e l'impiego delle attrezzature più avanzate, presenti presso la Città della Salute di Torino. 

L'équipe multidisciplinare era composta dal professor Enrico Ruffini (Direttore della Chirurgia Toracica universitaria) e dai dottori Paraskevas Lyberis, Francesco Busardò ed Angelo Zocco ed è stata coadiuvata dai chirurghi pediatrici dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino dottori Fabrizio Gennari (Direttore di Chirurgia pediatrica del Regina Margherita) ed Alessia Cerrina. Di fondamentale importanza è stata la presenza in sala operatoria degli anestesisti dottori Giulio Rosboch ed Edoardo Ceraolo dell'Anestesia e Rianimazione universitaria dell'ospedale Molinette (diretta dal professor Luca Brazzi) e degli pneumologi endoscopisti dottori Marco Bardissone e Giulia Verri della Pneumologia delle Molinette (diretta dal professor Paolo Solidoro), che hanno controllato la tenuta dei bronchi ricostruiti, una volta terminato l’intervento.

 

Decorso senza problemi

Il decorso clinico post operatorio è stato regolare, senza alcun tipo di complicanze. I margini di resezione sono rimasti indenni da malattia tumorale, garantendo, dunque, il successo dell’intervento. Dopo un'iniziale degenza presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Molinette, il paziente è stato trasferito presso l’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, coordinato dal Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino (diretto dalla professoressa Franca Fagioli).

"Ancora una volta la sanità del nostro Piemonte si conferma tra le eccellenze in Italia. Un ringraziamento ai nostri professionisti della Città della Salute di Torino che hanno salvato il giovane paziente con un intervento delicato ed allo stesso tempo innovativo", dichiara Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte.

"La storia di questo giovane paziente peruviano è un'ulteriore prova che, alla Città della Salute di Torino grazie alla collaborazione tra èquipes differenti e multidisciplinari ed alla condivisione di conoscenze specialistiche, è possibile realizzare interventi ad elevatissimo rischio, compiendo veri e propri miracoli" aggiunge Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino.

Massimiliano Sciullo

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