Economia e lavoro - 13 novembre 2024, 11:05

Una donna per la prima volta alla guida delle aziende metalmeccaniche: nell'Amma inizia l'era Garola

La 18esima presidente raccoglie il testimone da Stefano Serra, che rimarrà presidente della Fondazione: "È tempo di passare dai piani all'azione: accelerare sulla Città dell'aerospazio, investire nelle start up"

Nell'Amma inizia l'era Garola

Nell'Amma inizia l'era Garola

Una donna alla guida delle aziende metalmeccaniche. Una svolta importante per Amma, che come diciottesima presidente ha scelto Giorgia Garola. A lei la responsabilità di raccogliere il testimone da Stefano Serra, numero uno uscente. È la prima volta che succede, in 105 anni di attività. 

Grandi sfide alle porte

Ma nelle sue mani, anche la sfida di un settore e di un'intera filiera economica chiamata a cambiare pelle. "Nei prossimi anni dovremo affrontare nuove sfide: intelligenza artificiale e cultura digitale, nuovi prodotti e servizi, sostenibilità e ambiente, inclusione e diversità, reti e internazionalizzazione, formazione e capitale umano - dice la neo presidente - Ecco perché il nostro tessuto industriale deve sempre più imparare a riconoscere vocazioni diverse e molteplici, come già sono quelle che convivono nell’Amma e a ancor più nell’Unione Industriali. Ma altre ne nasceranno portate dai rapidi mutamenti in corso. È fondamentale esserne consapevoli per supportare al meglio le aziende nel cogliere le opportunità che ne deriveranno. Con lungimiranza, coraggio e intraprendenza”.

Gay: "Crisi auto è nei fatti, ma non è tema solo torinese"

"Ci sono difficoltà in tutti i settori e dobbiamo saper reagire", dice Marco Gay, presidente dell'Unione Industriali di Torino che nel 2021 si è fusa proprio con Amma. "È importante averlo fatto e continuare a farlo insieme. Torino è e deve continuare a essere la casa dell'industria. La crisi dell'automotive è nei fatti, ma è un tema non solo torinese o piemontese, ma mondiale. Serve un'azione di stimolo e cambiamento che solo una filiera fatta di competenze come la nostra può aiutare a stimolare".

Passaggio di testimone

Garola, 46 anni, è amministratore delegato di Scam. E rappresenterà le 623 aziende associate dei settori Aerospazio, Mobilità sostenibile, Meccatronica, Aziende impiantistiche e General contractor. Stefano Serra manterrà la presidenza della Fondazione Amma. "Torino rappresenta una quota determinante su PIL regionale: grandi, ma anche piccole e medie imprese che danno competitività al Paese. Rappresentiamo il 40% degli addetti metalmeccanici torinesi, che sono la metà di quelli piemontesi".

"Gli ultimi 4 anni sono stati difficili, senza precedenti. Hanno fatto crollare le nostre certezze e ancora adesso viviamo fatti che non ci permettono previsioni affidabili - prosegue Serra, nella sua relazione - Ma siamo sempre un'intelligenza industriale: faremo sintesi e troveremo risposte. Siamo stati e saremo ancora l'avanguardia dell'Unione Industriali".

Passare all'azione, fare in fretta

Proprio sulla Fondazione Amma, Serra ribadisce: "Per il futuro, bisogna passare dai Piani all'azione. Le variabili sono due: la finanza, che quando ci sono buone idee non ritengo sia mai un problema, ma soprattutto il tempo. Che invece stiamo gestendo molto male. Non siamo più i campioni di un tempo, ma bisogna fare scelte e muoversi in maniera coordinata. E così procedere con le infrastrutture per le imprese e le start up".

“Infrastrutture - procede - che devono nascere insieme ai grandi sviluppi degli atenei cittadini che rappresentano quasi un miliardo di euro di progetti cantierati e che trasformeranno la città e le possibilità per le nostre imprese: dalla Citta dell’Aerospazio al Centro per la Manifattura dell’Autoveicolo, dalla Digital Revolution House al Campus di Grugliasco, da Torino Esposizioni al Parco della Salute”.

Accelerare sulla Città dell'aerospazio

Proprio su Città dell'aerospazio: "Abbiamo cantierati i soli progetti accademici. Dobbiamo affiancare l'aspetto delle aziende. Dobbiamo trasformare tutto il potenziale di questo territorio in opere realizzate in tempi congrui per la competitività". Ma senza dimenticare che "siamo una città industriale e continueremo ad esserlo, con l'auto che proseguirà nel suo essere un elemento di crescita".

Investire sulle Start up per trattenerle

"Troppo poche start up si fermano a Torino, pur essendo un grande centro di attrazione e accelerazione: dobbiamo investire di più, come fanno all'estero". E annuncia: "Il primo corso di intelligenza artificiale applicata da portare in azienda partirà con l'inizio del 2025".

Massimiliano Sciullo

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