Piazzale Aldo Moro, noto a tutti come la 'terrazza di Moncalieri' è diventato negli ultimi anni croce e delizia per molti residenti e anche per l'Amministrazione comunale. Colpa della malamovida e dei tanti, troppi eccessi di cui si sono resi protagonisti alcuni gruppi di giovani.
Montagna: "Nessun presidio fisso dei carabinieri"
Il caso è approdato in Consiglio comunale, con molte forze politiche, soprattutto quelle di minoranza, che per tutelare la quiete pubblica invocavano un presidio fisso delle forze dell'ordine. Non se ne parla, almeno per adesso, come ha spiegato il sindaco Paolo Montagna: “Il piazzale Aldo Moro possiamo definirlo una delizia che in questi anni ha rappresentato anche una croce. Un belvedere sul fiume in una zona che merita di essere valorizzata, ma croce perché molti ragazzi hanno identificato in quel piazzale un luogo di ritrovo che utilizzano però in malo modo", tanto che nel passato si era arrivati addirittura a chiudere l'area.
Il primo cittadino di Moncalieri ha ricordato come siano stati intensificati i controlli, specialmente durante i mesi estivi, "ma i controlli non si possono fare tutte le notti. Usiamo la videosorveglianza, ma purtroppo si arriva sempre dopo. Abbiamo chiesto un impegno del Reggimento Carabinieri con un presidio fisso, ma ci è stato risposto che non era possibile”. Ed allora Moncalieri prova a mettere in campo la prevenzione, ha aumentato la pulizia dell'area, dopo aver raggiunto un accordo con il Covar, "con i passaggi saliti da tre a sei volte a settimana", come ha ricordato Montagna. Ma più di questo non risulta praticabile, al momento.
"Fare prevenzione, promuovere cultura ed eventi"
Per provare a superare queste problematiche, il sindaco di Moncalieri indica una nuova strada da percorrere: “Fare cultura, aumentare eventi ed iniziative, trovare un operatore economico che faccia vivere e presidi piazzale Aldo Moro”. Ma occorre tempo, intanto con l'arrivo dell'inverno diventerà più complicato per ragioni legate al meteo far prevalere gli eccessi della malamovida sulla legittima voglia di riposare dei residenti.