Esce il secondo volume di ‘Pinerolo. Mille Anni di Storia’, a cura del Centro studi Silvio Pellico, dedicato al Novecento. Con una notevole difficoltà: raccontare avvenimenti ancora vivi nella memoria delle persone.
“Se per il primo volume, legato alla storia antica di Pinerolo, i problemi maggiori erano dal punto di vista delle ricerche archiviste, parlare di Novecento diventa delicato, perché si tratta di vicende che magari sono anche state divisive e ancora sentite – spiega Marco Civra, editore della società editrice Marcovalerio, controllata dal Centro studi –. Si è dunque cercato di essere estremamente freddi. D’altra parte, gli eventi non sono quelli che avremmo voluto fossero accaduti, possono non piacerci, ma quella è la Storia, e lo storico deve guardarla con sguardo distaccato”.
Il libro parte dall’ultimo decennio dell’Ottocento e affronta tutto il Novecento arrivando a parlare delle vicende degli anni Settanta e Ottanta, per poi fermarsi agli anni Novanta.
Non è una storia del territorio pinerolese, ma esclusivamente della Città di Pinerolo. “Il volume è concentrato sulle istituzioni cittadine. Ci sono aspetti magari meno pittoreschi, come i piani regolatori di Pinerolo, ma importanti perché hanno cambiato il volto della città”.
All’opera hanno contribuito gratuitamente: Mariagrazia Alliaudi, Renata Allìo, Gianvittorio Avondo, Gastone Breccia, Valter Careglio, Gianpiero Casagrande, Marco Civra, Giancarlo Libert, Ilario Manfredini, curatore del volume, Franco Milanesi, Aldo A. Mola, Daniele Ormezzano, Chiara Povero, Eros Primo, Patrizio Righero, Maurizio Trombotto e Ivo Zoccarato.
“Devo dire che i contributi sono tutti di alto profilo. Potranno non essere esaustivi, perché comunque raccontare in 648 pagine un intero secolo non è possibile. In un’opera di questo genere il rischio è non aver dato abbastanza spazio a un tema specifico. Abbiamo cercato un equilibrio temporale e di eventi”, aggiunge Civra.
Come già il primo volume, uscito nel 2022, anche questo secondo, illustrato con documenti e fotografie recuperati dagli archivi, è stampato su carta pergamenata e rilegato a mano a filo refe.
Un lavoro editoriale oggi quasi proibitivo. “È chiaro che un’operazione di questo tipo è stata possibile perché c’è stato un aiuto da parte della Città, che ha riconosciuto il valore dell’opera, ma soprattutto perché siamo un ente non profit. Nessun editore avrebbe potuto fare un’operazione del genere su un piano commerciale – sottolinea Civra –. Ci saranno comunque più edizioni e l’anno prossimo uscirà anche un’edizione tascabile”.
La presentazione del nuovo volume si terrà domani, venerdì 8 novembre, alle 17,30 nella Biblioteca Civica Alliaudi in via Cesare Battisti 11.