La strada l’avevano tracciata Perrero, Fenestrelle, Prali, Roure e Salza di Pinerolo con un ricorso al Tar, che aveva dato loro ragione sulla gestione in autonomia della rete idrica. Ora il resto del Pinerolese vorrebbe fare riferimento a quella sentenza per chiedere una proroga per la gestione che Smat ha affidato ad Acea Pinerolese Industriale. Lo spunto era stato lanciato dai sindaci di Pomaretto e Bobbio Pellice, Danilo Breusa e Mauro Vignola. Lunedì c’è stata una riunione fiume tra primi cittadini, che ha portato all’idea di scrivere una lettera da inviare all’Autorità d’Ambito del settore, chiedendo una proroga fino al 2033. La proposta ha iniziato a circolare tra i sindaci per essere sottoscritta, con la maggior parte di essi d’accordo. Ma oggi Pinerolo ha tirato il freno, chiedendo di approfondire la questione e prospettando un incontro da tenersi domani sera.
Un passo indietro per capire la questione dell’acqua. La legge chiede di affidare a un unico gestore il servizio all’interno di uno stesso ambito. Sinora Smat, che sarebbe il gestore metropolitano, aveva un accordo con Acea perché per il Pinerolese se ne occupasse lei. Questo servizio è sempre stata una risorsa economica per l’azienda pubblica pinerolese, tanto che alla fine dello scorso anno si era battuta la strada di creare una nuova società che mettesse assieme proprio Smat e Acea. L’ipotesi però è stata respinta dalla Corte dei Conti e a fine anno scade la proroga che il Pinerolese ha ottenuto dall’Autorità d’Ambito.
La nuova soluzione punta al 2033, perché è la data in cui scadrà la proroga dell’affidamento fatto a Smat per il servizio metropolitano. Ma è necessario arrivare ad un accordo politico proprio con l’Autorità d’Ambito, altrimenti la strada è quella del Tribunale, come hanno già fatto Perrero, Fenestrelle, Prali, Roure e Salza di Pinerolo.
E la lettera, secondo il sindaco di Pinerolo Luca Salvai, conterrebbe “una mezza dichiarazione di guerra” – come ha comunicato ai suoi colleghi –, chiedendo quindi di approfondire ancora la questione.
Una frenata che agita diversi suoi colleghi e i sindacati, che stanno valutando eventuali azioni perché preoccupati per le ricadute occupazionali di un passaggio del servizio a Smat e della tenuta aziendale di Acea Pinerolese Industriale, senza la gestione dell’acqua.