Cronaca - 06 novembre 2024, 11:19

Aggressione in strada con machete, 11 persone iscritte in registro indagati

L'episodio avvenuto lo scorso marzo nel quartiere di Mirafiori in seguito al quale un giovane 23enne ha perso la gamba sinistra

Aggressione in strada con machete, 11 persone iscritte in registro indagati

La procura di Torino ha emesso un avviso di conclusioni indagini con l’iscrizione nel registro degli indagati di 11 persone per l’aggressione avvenuta lo scorso marzo nel quartiere di Mirafiori durante la quale un giovane 23 enne avvicinato da due persone a bordo di un motociclo veniva colpito dal passeggero con un machete alla gamba sinistra provocandogli lesioni costate alla vittima l’ammirazione della gamba. Le indagini condotte dalla squadra mobile avevano consentito di identificare da subito l’autore del fatto che e’ tuttora detenuto per tentato omicidio pluriaggravato.

Le ragioni dell’aggressione, secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbero da individuare nelle attenzioni rivolte dalla vittima nei confronti della fidanzata dell’aggressore. Successivamente era stato identificato anche l’autista del motociclo, fratello dell’aggressore e anch’egli sottoposto a custodia cautelare in carcere. Al momento del fermo l’aggressore era stato rintracciato in un hotel di Torino con la fidanzata mentre la registrazione della camera era stat fatta da una coppia di amici per eludere le ricerche e per questo indagati per favoreggiamento personale.

Le indagini hanno consentito di ricostruire plurime condotte di favoreggiamento di altri soggetti finalizzate a consentire la fuga prima dal luogo dell’aggressione e poi dal territorio nazionale e di accertare violenze pregresse in Spagna dove i due fratelli avevano vissuto fino all’agosto 2023 tra cui una ai danni di una giovane spagnola che dopo aver sporto denuncia l’aveva poi ritirata. Tra gli indagati figura anche il padre di dei due fratelli che secondo gli investigatori avrebbe redatto un falso documento per consentire alla ragazza spagnola di avere colloqui in carcere con i due figli.

 

(da Adnkronos)

redazione - adnkronos

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