Economia e lavoro - 31 ottobre 2024, 07:00

Tra contrazione e perdite, la lenta ripresa del gioco pubblico nel periodo post pandemia

Il gioco legale prova a scrollarsi di dosso i pesi e gli affanni del periodo pandemico. I numeri sono promettenti, ma bisogna fare di più per tornare ai livelli del 2019.

Tra contrazione e perdite, la lenta ripresa del gioco pubblico nel periodo post pandemia

Tra chiusure forzate, saracinesche abbassate e clientela assente, il settore del gioco pubblico e legale ha sofferto in maniera particolare il periodo della pandemia da Covid 19. Eppure qualcosa si muove, per tornare a quei livelli. Anzi, il 2022 e poi soprattutto il 2023 sono stati gli anni del ritorno alla normalità. E il 2024 può essere, anzi deve, segnare il passo successivo.

“Negli ultimi esercizi di bilancio la raccolta del gioco ha perso 61 punti percentuali, vale a dire 28 miliardi di euro rispetto al 2019, mentre l’erario ha perso 3,5 miliardi di euro di Prelievo Erariale Unico nel 2020 e 3,7 miliardi nel 2021 – commentano così i dati gli esperti di SlotMania - Il fatturato del settore è stato più che dimezzato, con un calo del 56,8% nel 2020 e del 54% nel 2021. Oltre alla pandemia, il comparto ha affrontato una serie di cambiamenti normativi sfavorevoli: l'introduzione della tessera sanitaria per accedere alle VLT, la riduzione delle soglie di payout, l’aumento delle tasse sulle vincite e il settimo incremento annuale consecutivo del PREU”.

Nonostante queste difficoltà, dicevamo, nel 2022 il gambling ha iniziato a recuperare terreno rispetto al biennio appena concluso. Lo sottolineano i numeri di una recente ricerca condotta dalla CGIA di Mestre: la raccolta è aumentata di 15,6 miliardi di euro (vale a dire +85,9%) e il fatturato di 1,4 miliardi di euro.

“Numeri positivi, è vero, ma non ancora pienamente soddisfacenti - ci spiega Luciani caporedattore di SlotMania - rispetto al 2019, infatti il comparto non ha ancora recuperato pienamente: la raccolta è inferiore di 12,7 miliardi di euro e il margine si è ridotto di 520 milioni di euro. Nel 2023, la rete distributiva delle AWP ha registrato una significativa riduzione rispetto al periodo precedente la pandemia. Risultano 7.300 punti vendita in meno in cui sono presenti AWP, con una diminuzione di oltre 13.500 macchine. Anche il settore delle VLT ha subito una contrazione, con una riduzione di 3.400 apparecchi e la chiusura di 529 esercizi. Complessivamente, si contano 14.000 AWP in meno rispetto al 2019, scomparse da oltre 8.000 locali. La raccolta delle AWP è ulteriormente calata del 2,6% nel 2023 rispetto all’anno precedente, comportando una perdita di 446 milioni di euro. L’unico segnale positivo viene dalle VLT, che nel 2023 hanno registrato un aumento del 2,7%, raggiungendo i 16,7 miliardi di euro. Tuttavia, il volume di raccolta resta inferiore del 29% rispetto ai livelli del 2019”.

Statistiche impietose che si rispecchiano poi nel discorso fiscale ed occupazionale, dove non mancano, però, aspetti positivi: “Dal punto di vista fiscale, il comparto AWP/VLT ha contribuito nel 2023 con 5,5 miliardi di euro di PREU, pari al 47,5% dell'intero settore del gioco lecito. Tuttavia, rispetto al 2019, anche il prelievo complessivo si è ridotto a causa della diminuzione del fatturato - concludono da Slot Mania - Dal punto di vista occupazionale, il settore ha subito gravi perdite. Nel 2023 si stimano circa 44.000 occupati, contro i 51.500 del 2019, con una riduzione di 7.500 posti di lavoro”.

La strada per il ritorno alla normalità, insomma, è difficile ma è comunque tracciata. Il 2024 ci dirà se è stata percorsa con profitto.

Richy Garino

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