Dodici mesi di contratti di solidarietà e un accordo - in parallelo - per una serie di uscite volontarie che seguiranno il contratto di solidarietà. Sono questi i due punti sottoscritti nella mattinata di oggi, presso l'Unione Industriali di Torino, da parte di Denso Thermal Systems di Poirino e i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom, Uilm e Fismic. Una situazione che già nei giorni scorsi era finita sotto i riflettori.
Dichiarati 142 esuberi
L’accordo sul CDS introduce una novità importante, spiegano i rappresentanti dei lavoratori: "La maturazione dei ratei sarà garantita a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla riduzione oraria mensile. Per quanto riguarda le uscite volontarie, che l’azienda ha dichiarato esuberi per 142 lavoratori (su 700 in tutto in quel reparto, ma a Poirino sono 1400), saranno applicati incentivi all’esodo fino a un massimo di 24 mensilità, con un’integrazione di 30.000 euro e l’accesso alla Naspi".
"Assicurare un futuro produttivo"
"Come organizzazioni sindacali - proseguono -, abbiamo fatto la nostra parte per salvaguardare l’occupazione e il futuro industriale di Denso Thermal Systems, in un momento in cui il settore automotive sta affrontando una crisi profonda. Ora ci aspettiamo che anche Stellantis e le istituzioni facciano la loro parte, per garantire il futuro industriale del nostro territorio e sostenere il lavoro e l’economia locale".
Anche quella dell'azienda di Poirino, infatti, è solo la tessera di un mosaico ben più ampio, che continua a rappresentare la crisi non solo dell'industria della produzione di auto, ma anche di tutto il suo indotto, che subisce le conseguenze di riflesso dai capifiliera. Un allarme rilanciato anche questa mattina dall'indagine sulla componentistica auto.