La decisione, condivisa da diversi partiti di centro-destra e centro-sinistra sia a livello cittadino che regionale, di realizzare il nuovo ospedale che andrà a sostituire un ormai obsoleto “Maria Vittoria” nel perimetro del Parco della Pellerina (e più precisamente nell'area sterrata dove solitamente trova spazio il luna park, ndr), ha provocato diverse reazioni politiche e non solo.
L'assemblea pubblica
Dopo mesi, è finalmente arrivato il tanto atteso momento del confronto tra cittadini e istituzioni: il conto alla rovescia sta dunque per terminare, perché l'appuntamento con l'assemblea pubblica dedicata è fissato per lunedì 28 ottobre (alle 18.30) al Teatro “Provvidenza” in via Asinari di Bernezzo 34/a a Torino. L'incontro, organizzato dalla Circoscrizione 4, vedrà la partecipazione dell'assessore regionale alla sanità Federico Riboldi, del direttore generale dell'Asl Carlo Picco, dell'assessore comunale al welfare Jacopo Rosatelli e del pari grado all'urbanistica Paolo Mazzoleni.
I contrari al progetto
Quella di lunedì è un'occasione attesa in particolare da chi si oppone al progetto, come il gruppo “Assemblea Pellerina: no ospedale nel parco” (già promotore di una raccolta firme), che da tempo chiede di potersi confrontare con le istituzioni: “In un momento storico – fanno sapere – in cui i cambiamenti climatici sono così evidenti, si vuole costruire su un'area esondabile sacrificando una superficie di suolo permeabile di grandezza pari al 10% del parco e abbattendo alberi adulti sani; come se non bastasse, quell'area è classificata come 'verde' dal piano regolatore”.
La critica si estende anche alle presunte motivazioni che hanno spinto a prediligere l'area luna park della Pellerina: “Questa scelta - aggiungono – è stata fatta in modo poco obiettivo, utilizzando criteri che hanno suscitato diverse perplessità. A nostro avviso, la motivazione è stata prevalentemente economica: l'appuntamento di lunedì è importante per confrontarci con gli amministratori e, per questo, auspichiamo la partecipazione di tanti cittadini”.