Era la seconda metà di aprile quando un egiziano di 22 anni, in cerca di emozioni nuove, decide di passare una serata con una escort transessuale. Ma non è solo una serata di sesso: l'idea è anche di portare del crack da fumare assieme. E la conclusione del piano prevede il furto dei soldi ai danni della prostituta.
La scelta della vittima non è casuale: l'uomo consulta diversi siti specializzati e la scelta ricade su una prostituta della Crocetta. Il rifiuto della escort di drogarsi fa sì che il 22enne consumi soltanto il rapporto. Ma non si dà per vinto: due ore dopo, con un complice, un egiziano di due anni più vecchio, ritorna dalla prostituta.
“Apri la porta sono io” esclama il ragazzo. E la trans, avendolo riconosciuto, apre senza alcun timore. I due entrano di prepotenza nell’appartamento: l'ex cliente si dirige verso il cassetto che fa da nascondiglio ai soldi mentre il complice - con una pistola che si è poi scoperto essere un giocattolo - tiene sotto tiro la prostituta. La vittima, accortasi che l’arma è finta, oppone però resistenza: si scatena una colluttazione che termina nell’androne del palazzo dove i due riescono a scappare.
Le urla della trans richiamano però alcuni vicini che danno l’allarme. Scattano così le indagini e, attraverso anche la visione delle immagini di videosorveglianza e la testimonianza della vittima, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Torino San Carlo riescono a individuare i presunti rapinatori.
Il 23 e 24 ottobre i militari hanno arrestato e portato in carcere i due giovani egiziani, accusati di rapina in concorso.