Le offerte per fare il ghiaccio erano due. Il gestore Ice Pole Pinerolo (ex Sporting Club) le ha valutate senza sceglierne una e il Palacurling chiuderà per una stagione, perché secondo la maggioranza del sindaco Luca Salvai non ci sono le condizioni per una proroga che salvi questa annata sportiva. Si chiude così, a meno di colpi di scena, una vicenda che da anni tiene banco e che mette un punto al primo capitolo della storia del curling in città.
La storia
Arrivato a Pinerolo per un’intuizione di Eros Gonin e dell’allora assessore allo Sport Gian Piero Clement, in occasione delle Olimpiadi invernali 2006, è diventato uno sport bandiera, malgrado un impianto nato come temporaneo. Per anni si sono allenati e hanno giocato i campioni della nazionale italiana, a partire dal capitano Joël Retornaz, ma poi la sua evoluzione in città si è complicata. Durante il suo primo mandato da sindaco Salvai aveva dichiarato: “Del curling non me frega un cazzo”. Salvo poi occuparsene per le problematiche relative ai conti e ai debiti con il Comune dell’attuale gestore. Nel frattempo, però, Pinerolo ha perso anche gli atleti della nazionale maggiore e i rapporti burrascosi tra gestore e società utenti hanno complicato ulteriormente il quadro, fino alla decisione di mettere un punto.
Una decisione contestata
La scelta è stata contestata dalle minoranze e dai presenti alla Commissione di ieri sera, mercoledì 23. La capogruppo del Pd Silvia Lorenzino si è detta “basita, perché investiamo per migliorare l’impianto e poi lo chiudiamo”, riferendosi alla sostituzione dei compressori e ad altre migliorie che dovrebbero chiudersi a inizio mese. Mentre il capogruppo della Lega Fioravanti Mongiello ha contestato il fatto che in commissione arrivasse già una decisione, “mentre sono momenti di discussione, prima di arrivare a una scelta”.
Tra il pubblico numerosi giovani atleti delle società pinerolesi hanno mostrato il loro malumore. Tra questi due adolescenti che hanno espresso il loro dispiacere per un’interruzione dell’attività a Pinerolo che ostacola i loro sogni sportivi e le loro amicizie.
Il consigliere Antonio Medaglia (La Città Cresce), componente della Commissione paritetica, ha precisato come la decisione, assunta sabato pomeriggio in un incontro allargato di maggioranza, sia “un percorso obbligato. Il gestore attuale non si è preso la responsabilità di scegliere tra le due offerte pervenute per fare il ghiaccio e non c’erano le condizioni per una proroga”. Gli ha fatto eco l’assessore allo Sport Bruna Destefanis (Pinerolo Coraggiosa): “Ci aspettavamo una decisione che non è arrivata. Siccome al gestore uscente, la cui convenzione scade a fine novembre, il curling non interessa, la decisione era tra fare una proroga a chi non ha interesse per gestire l’impianto o chiuderlo e lavorare a un nuovo bando, sperando di trovare qualcuno a cui interessi davvero gestire il Palacurling”.
Luca Milana (La Città Cresce), consigliere delegato dal sindaco a seguire le questioni del ghiaccio, rivendicato un lavoro di confronti lungo un anno, ha precisato come “la proroga non avrebbe risolto la situazione, perché chi usa l’impianto non riconosce il gestore e il gestore non gestisce bene la struttura”.
Offerte e futuro
Un passo indietro per capire il nodo delle offerte. Ice Pole Pinerolo si è dimostrata in difficoltà a offrire un ghiaccio di qualità e sono arrivate due offerte per occuparsene. Una della MJ Academy di Pinerolo, che, dai rumors del settore, puntava al coinvolgimento nella formazione dei giovani atleti del direttore tecnico della Nazionale Claudio Mariani e del capitano Retornaz. L’altra di un raggruppamento delle altre società del territorio: Virtus Piemonte, Fireblock e Curling Club Pinerolo.
Perché il gestore uscente non ha espresso una preferenza? “Noi abbiamo resistito all’aumento delle bollette, subendo perdite per 60.000 euro, per garantire un servizio e non mi aspettavo che si arrivasse alla chiusura, che è una fine che ci dispiace – spiega Laura Muzzarelli, presidente di Ice Pole –. Noi eravamo disposti a siglare una proroga, ma volevamo garanzie sui 20.000 euro di contributo straordinario promessi dal Comune. Inoltre chiedevamo indicazioni sui criteri che l’Amministrazione ritiene prioritari per la gestione futura. Noi non siamo interessati a occuparci ancora dell’impianto e non potevamo scegliere tra due offerte che hanno caratteristiche diverse. Abbiamo semplicemente indicato pro e contro, in attesa di un riscontro dal Comune”.
La battaglia
Nel frattempo la battaglia di società del curling e genitori per cercare di far cambiare idea al Comune va avanti, anche con una petizione su change.org, che ha già raggiunto 860 firme, ma difficilmente si arriverà a un passo indietro della maggioranza.