Al direttore del Museo Egizio Christian Greco il Sigillo Civico del Comune di Torino. Questa mattina in Sala Rossa si è svolta la cerimonia di consegna dell'onorificenza per mano della presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo e dal sindaco Stefano Lo Russo.
"Il nome di Greco - ha osservato la presidente Grippo - è legato a questo museo della nostra città: nel 2023 l'Egizio è stato tra i cinque musei più visitati d'Italia". Il 27 settembre 2023 la Sala Rossa ha deciso di conferire il Sigillo Civico "tanto per le doti comunicative, che manageriali".
"Grazie a chi contribuisce a costruire la memoria collettiva"
La scelta di assegnare il riconoscimento "al suo lavoro e passione" nel 2024 non è casuale: quest' anno cade infatti il Bicentenario dell'Egizio. "Grazie a chi tutti i giorni contribuisce a costruire la memoria collettiva" ha concluso Grippo.
"Sono molto emozionato - ha detto il sindaco Stefano Lo Russo - per questa giornata. Il Sigillo Civico è l'onoreficienza più alta che ha la Città. Tu sei uno studioso: questo è un elemento valoriale importante perché per essere motore cultura bisogna avere dentro di sé il background".
"Sei capace - ha aggiunto il primo cittadino, rivolgendosi a Greco - di diffondere la cultura al largo pubblico, di rendere il patrimonio culturale veramente diffuso. Tu non sei solo appassionato, ma per te è una missione di vita. L'Egizio è un luogo dove tutti ci riconosciamo: sei chiamato a dare lustro al nostro museo e con questo a Torino".
"Sono emozionato - ha detto Christian Greco, dopo aver ricevuto il sigillo - e commosso: grazie a questa città che mi ha adottato". "Torino - ha aggiunto - per me è stato il ritorno in patria: ho imparato ad apprezzare la compostezza sabauda, di cui ha bisogno anche il Paese. Esistono memorie diverse ed il museo è lo spazio sicuro dove avere un dialogo, anche con posizioni diverse".
"Sono a servizio di questa città e del museo, con l'ambizione che dell'Egizio si parli in Italia e mondo. Torino può essere punto di svolta anche economica dell'Italia: può essere una delle capitali della cultura europea, ma in modo innovativo" ha concluso il Direttore.