Politica - 22 ottobre 2024, 14:46

Culle per la vita, sì da Palazzo Lascaris ad averne in ogni ospedale: tensioni in maggioranza

La proposta del Civica Cirio Presidente. La maggioranza sospende il voto sull'atto di Conticelli (Pd) sul parto in anonimato

Culle per la vita, sì da Palazzo Lascaris ad averne in ogni ospedale: tensioni in maggioranza

Il Consiglio Regionale dice sì ad aumentare la presenza negli ospedali del Piemonte delle “culle per la vita”, ma non senza qualche tensione tra le file della maggioranza. Il dispositivo riscaldato e collegato con i servizi sanitari di primo soccorso consente alle madri di lasciare il neonato in totale anonimato, aprendo la strada a un percorso di adozione.

Tre "culle per la vita"

La proposta arriva dal Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente. Attualmente sul nostro territorio ne esistono solo tre: una a Casale Monferrato (via Gonzaga 65), Giaveno (davanti all’ospedale) e al Sermig di Torino. Di qui la richiesta di accrescere il numero, collocandone una in ogni struttura sanitaria sul territorio regionale che disponga di un reparto di pediatria o neonatologia, oltre ad attuare una opportuna campagna di informazione in tutta la regione.

La polemica

Un punto quest’ultimo anche condiviso dalla minoranza, che ha chiesto di poterlo votarlo separatamente rispetto al contenuto del documento. Un’istanza accolta favorevolmente dal capogruppo della Civica Silvio Magliano, ma non da tutti i colleghi di maggioranza.

Il capogruppo regionale della Lega Fabrizio Ricca si è opposto, commentando: “L’atto si vota tutto insieme. Se la minoranza non vuole votare un ordine del giorno se ne assume la responsabilità, non lo si divide per fare un regalo”. “E’ un fatto di metodo” ha chiosato l’esponente del Carroccio.

I voti

La campagna di comunicazione per “le culle della vita” ha incassato 44 sì, mentre il secondo punto che chiede di collocarne una in ogni ospedale del Piemonte solo 27 voti a favore e 15 contrari. Soddisfatto comunque dell’approvazione finale del documento il capogruppo Magliano, che parla “di piccolo passo. Nel corso della legislatura il nostro Gruppo si impegnerà perché siano messe in campo tutte le azioni possibili a favore della famiglia e della natalità”.

Il Consiglio Regionale ha deciso invece di non pronunciarsi, rimandando il voto, sull’atto della consigliera del Pd Nadia Conticelli che chiedeva di potenziare la campagna informativa sulla possibilità del parto in anonimato ed in parallelo la rete dei consultori. I dem hanno infatti chiesto di poter votare in maniera disgiunta i due punti e dopo, alcuni momenti di tensione ed incertezza, il Presidente Nicco ha deciso di sospendere la seduta.

La polemica

A salire sulle barricate Conticelli, che parla di "un'occasione persa per esprimere nel concreto il sostegno alle donne e ai bambini. Il parto in anonimato ed i consultori non istituzioni "di parte", ma servizi sanitari pubblici". 

Una posizione condivisa anche da Alleanza Verdi Sinistra, che per voce della capogruppo Alice Ravinale commenta: “Il fatto che la destra tentenni sul fatto di dare una maggiore informazione sul tema dimostra tutta la strumentalità della loro morbosa attenzione alla “vita nascente”.”. “Quella di Cirio e Marrone è una penosa battaglia ideologica sulla pelle delle donne e anche dei neonati, per i quali evidentemente non hanno alcun interesse, al di là dei loro provvedimenti bandiera”.

Cinzia Gatti

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