Attualità - 19 ottobre 2024, 11:05

Non solo movida, Vanchiglia scopre il suo lato vintage e crea un “distretto” come a New York

Nel quartiere sono 9 i negozi che recuperano e offrono abbigliamento e oggettistica di epoche diverse. E nel frattempo nasce il tour guidato curato dal progetto “Raccontami Vanchiglia”

Non solo movida, Vanchiglia scopre il suo lato vintage e crea un “distretto” come a New York

Non solo movida, Vanchiglia scopre il suo lato vintage e crea un “distretto” come a New York

Torino come New York: possiamo scomodare paragoni “ingombranti” per descrivere quanto sta accadendo a Vanchiglia. Il quartiere, un tempo culla dell'artigianato popolare e attualmente narrato come “covo” della movida più sfrenata, sta infatti scoprendo un lato nascosto di sé che ha tutta la voglia di emergere e affermarsi.

Vanchiglia Vintage District

Stiamo parlando del “vintage”, fenomeno di costume che nel corso (almeno) dell'ultimo secolo di storia ha visto nascere e crescere un mercato sempre più florido di abbigliamento e oggettistica usata, appartenente ad epoche diverse, recuperata e rimessa sul mercato. Non si tratta solo di una moda, ma anche di una modalità per evitare gli sprechi ridando nuova vita e dignità a prodotti (anche di un certo pregio) in grado di raccontare storie.

Per questo, negli ultimi anni, sono stati molti i negozi vintage aperti nel quartiere: nel giro di poche centinaia di metri se ne contano ben 9. Ma la novità più grande, decisamente interessante, è rappresentata dalla decisione di unire le proprie forze facendo “sistema” anche grazie a un'idea di brand: il Vanchiglia Vintage District; un “garment district” in salsa sabauda, insomma.

Gli indirizzi e le storie

Questi gli indirizzi da “segnare” su agende cartacee ed elettroniche per tutti gli appassionati del genere: Itsmadonnavintage (via Santa Giulia 4/a), La Coseria (via Artisti 8bis), Paul's Boutique (via Artisti 16/f), Rooster (via Artisti 13), Narciso Avant-Garde Vintage (via Giulia di Barolo 19/d), Joyce Regenerate Boutique (via Buniva 11/b), Virgo (via Santa Giulia 46/c), Oua Vintage Club (via Guastalla 18) e Sin Control Vintage (via Santa Giulia 35).

Tanti i volti e tante anche le storie che stanno dietro a questi nomi: come quella di Cristina (Itsmadonnavintage) che, dopo aver lavorato 10 anni da impiegata nel mondo dell'automotive, ha deciso di licenziarsi per seguire la propria passione dedicando la maggior parte del suo tempo alla ricerca dei capi migliori, o come quella di Diego (La Coseria), che con il vintage ha sempre lavorato facendo “gavetta” nei mercatini. Storie come quella di Valentina (Virgo), che alla sua boutique ha scelto di dare un “tocco” di esoterico, e come quella di Joyce (Joyce Regenerate Boutique), creatore di una vera e propria start up che si propone di recuperare i resi dell'e-commerce.

Raccontare “un'altra Vanchiglia” e il tour

Tanta diversità, dunque, ma quello che accomuna tutti è la voglia di raccontare “un'altra Vanchiglia” rispetto a quella che siamo abituati a leggere sui giornali: “L'idea - spiegano Massimiliano e Ram di Narciso – è stata quella di coinvolgere i ragazzi di un quartiere sicuramente diverso da tutti gli altri quartieri di Torino, nonché adorabile, anche con l'obiettivo di costruire una narrazione di quello che succede nel quotidiano prima delle 7 di sera”.

Nel frattempo è nato anche il tour guidato del Vanchiglia Vintage District, ideato e condotto dalla content creator Elisabetta Molli attraverso il progetto e l'account Instagram “Raccontami Vanchiglia”: “Essendo nata e cresciuta nel quartiere - racconta – vorrei raccontarlo con l'obiettivo di farlo conoscere a chi è appena arrivato e farlo riscoprire a chi c'è sempre stato. Il tour accompagna i partecipanti dentro alle attività, dando modo a tutti di raccontare la propria storia, perché Vanchiglia è cambiata ma esiste ed è viva anche di giorno”.

Marco Berton

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