"Chiediamo a Stellantis di scommettere su questo Paese. Non come Governo, non io come ministro, ma come sistema Paese. Noi saremo al loro fianco". Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, non può non parlare di automotive nella giornata che l'ha visto a Torino per l'inaugurazione della nuova sede di Argotec. "Domani convocheremo l'azienda: oggi è il giorno dei sindacati. Io sono vicino ai lavoratori e loro lo sanno".
"Tutti invidiano la nostra filiera: Stellantis sa la strada che vogliamo"
"L'auto può tornare a essere uno dei settori trainanti della manifattura e del made in Italy - aggiunge -. Per questo fin da inizio legistrlatura sono impegnato a convincere una grande multinazionale come Stellantis a investire nel nostro Paese. Tutti ci invidiano la nostra filiera. Siamo determinati e anche le mozioni approvate dal parlamento in maniera unitaria indicano alla multinazionale la strada che il Paese vuole imboccare insieme".
Oggi i sindacati, domani la convocazione per l'azienda
Nelle stesse ore, infatti, a Roma come nelle vie del centro di Torino, i sindacati in corteo chiedevano certezze e futuro per il mondo automotive, per la manifattura e per l'indotto. "Abbiamo cercato di fare molti tavoli e incontri con Stellantis. Aspettiamo che ci sia un piano industriale che possa essere condiviso e che raggiunga gli obiettivi che anche il Parlamento ha ribadito. Forti di questo e della protesta di oggi dei sindacati, unitari e a testa alta, domani convocherò l'azienda".
Zero emissioni, ma attenzione al rischio Zero industria
E più in generale, il ministro ribadisce l'impegno per rendere l'Europa "autonoma per tutto quello che riguarda le materie prime e le lavorazioni più critiche". Mentre sul green deal "ho ribadito ai partner europei l'attenzione al fatto che il green deal deve tutelare le nostre industrie. Altrimenti, rischiamo di arrivare a un industria a zero emissioni, ma anche a emissioni zero".
"Qui è il luogo migliore per investire - conclude Urso -, dove è nata con l'auto l'industria italiana. Qui dove c'è l'orgoglio del made in Italy".