Economia e lavoro - 16 ottobre 2024, 19:03

Stellantis, Elkann: "Rancori e polemiche non servono: pronti ad affrontare i problemi, siamo responsabili verso la comunità cui siamo legati"

Il presidente è intervenuto alle celebrazioni per I 50 anni del Gruppo dirigenti Fiat. "In questi giorni c'è chi è poco disposto a riconoscere I nostri meriti"

Stellantis, Elkann: "Rancori e polemiche non servono: pronti ad affrontare i problemi"

Stellantis, Elkann: "Rancori e polemiche non servono: pronti ad affrontare i problemi"

"Coraggio per superare le difficoltà, intraprendenza per costruire il futuro e senso di responsabilità verso le comunità a cui siamo legati". Con queste parole Johm Elkann, presidente di Stellantis, ha risposto alle polemiche che in questi giorni interessano il Gruppo che ha le sue radici al Lingotto.

50 anni del Gruppo Dirigenti Fiat 

Lo ha fatto proprio dell'Auditorium che affaccia su via Nizza, in occasione delle celebrazioni per I 50 anni del Gruppo Dirigenti Fiat. "C’è chi in questi mesi, in questi giorni, sembra poco disposto a riconoscere i meriti di tutti coloro – dipendenti, collaboratori e anche voi, dirigenti – che hanno contribuito, sempre, a superare le sfide e a raggiungere straordinari risultati nei 125 anni di storia del nostro Gruppo", ha detto di fronte a una platea gremita e in cui erano presenti anche molti rappresentanti delle istituzioni come la vicesindaca Michela Favaro e il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. "Ma noi conosciamo, e voi più di tutti, quale è la realtà".

Polemiche e rancori non risolvono

Ha poi affondato il colpo: "Con le polemiche strumentali, i rancori, i protagonismi non si risolve niente. Non si costruisce nulla - ha detto ancora Elkann - Oggi, come è accaduto in ognuno dei momenti difficili della nostra storia, intendiamo affrontare i problemi lavorando seriamente, insieme alle nostre persone e contando sugli elementi fondamentali dello spirito Fiat".

Spirito Fiat per le nuove sfide 

"Conosciamo le sfide che abbiamo davanti - ha concluso - ma sappiamo anche quanto è forte la passione che ci guida. E per questo sono convinto che possiamo guardare al domani con fiducia. Non solo per le nostre capacità professionali e manageriali, ma per lo spirito che ci anima e continua a guidarci. Lo spirito Fiat".

Le polemiche dei giorni scorsi

Proprio nei giorni scorsi, infatti, il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, era finito nel mirino di politici e sindacati dopo la sua audizione in Parlamento, dove ha ribadito le difficoltà del momento, ma reclamando anche nuove forme di incentivi per sostenere l'acquisto di auto elettriche.

Parole seguite, in Francia, da dichiarazioni in cui non ha escluso chiusure di stabilimenti o tagli di personale.

Lo sciopero di venerdì 18

Intanto si avvicina la giornata di sciopero di venerdì 18 ottobre. Fim, Fiom e Uilm a Roma e Uglm, Fismic e Aqcfr davanti alle prefetture di varie città, a cominciare da Torino

Una protesta non solo verso Stellantis, ma anche rivolta al Governo, per chiedere una presa di posizione e una politica industriale a favore dell'automotive e della manifattura. 

Il Movimento Cinque Stelle ha anche presentato una mozione in Parlamento. Per chiedere "di redigere un accordo quadro sul settore automotive che coinvolga anche la filiera e tuteli l’occupazione; di rendere permanente il tavolo automotive e spostarlo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; di condizionare i finanziamenti pubblici alla tutela di posti di lavoro stabili e al ritorno delle produzioni in Italia; di varare urgentemente nuovi ammortizzatori sociali".

"Il Movimento 5 Stelle sarà al fianco di quei lavoratori e quelle lavoratrici - ha detto Chiara Appendino, ex sindaca di Torino e vicepresidente M5S - Purtroppo chi mancherà saranno i colleghi di maggioranza: qualcuno sarà a casa e un po' saranno a manifestare per strumentalizzare il processo al Ministro Salvini. Ma se volete dare un segnale vero scendete in piazza in difesa degli operai e degli imprenditori con l’acqua alla gola, a me sembra che in questo Paese i Ministri di tutele ne abbiano già abbastanza. Scegliete la piazza giusta, venite a Roma".

Massimiliano Sciullo

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