Cultura e spettacoli - 15 ottobre 2024, 17:57

Carlo Chatrian racconta la sua visione del Museo del Cinema: "Voglio far abitare la Mole, ma anche il Massimo"

Il neo direttore ha illustrato quali saranno le sue principali linee guida: "Sì a eventi e incontri con ospiti top, ma spazio alla ricerca"

Carlo Chatrian racconta la sua visione del Museo del Cinema: "Voglio far abitare la Mole, ma anche il Massimo"


Carlo Chatrian a poco nominato nuovo direttore del Museo del Cinema di Torino ha raccolto il testimone di Domenico de Gaetano, ma sembra intenzionato a dare una linea piuttosto diversa da quella del suo predecessore fatta da più contenuti, un rilancio del Cinema Massimo e nel trovare un giusto equilibrio tra eventi “glamour” e ricerca. 

“Quando si parla di ricerca il museo del cinema deve diventare un produttore di contenuti” spiega durante un incontro con la stampa. “Espositivi, video visivi, certo anche eventi, ma il tutto deve essere concepito per valorizzare anche la straordinaria sede che abbiamo”. 

La Mole spesso viene identificata come il simbolo di Torino, ma non come la sede effettiva del Museo del Cinema. Museo che forse deve di nuovo trovare una sua identità. 

“Gli elementi chiave per me sono trovare uno snodo con il massimo e con la ricerca” spiega Chatrian.  

“Il cinema è al Massimo non può avvenire alla Mole. Forse fa parte di quell’esperienza che si sta via via sgretolando, come società stiamo sempre più da soli. 

Voglio fare abitare la Mole, deve essere uno spazio di narrazione, ma anche traslare le persone per farle andare al Massimo”. 

Con la nomina di Chatrian, nato e formatosi a Torino, ma poi direttore di festival come quello di Locarno e di Berlino, il Museo mira alla vetrina internazionale.  

“È chiaro che il Museo del Cinema, non è la Cinémathèque française, ma abbiamo una potenzialità importante. Non abbiamo gemme nascoste, l’unica è Cabiria, ma penso che si possa mirare a diventare una Casa del cinema indipendente contemporaneo italiano a livello mondiale”. Uno step già avviato dal TorinoFilmLab.  

“Il dato acquisito è la Mole, ma dobbiamo valorizzare il Cinema Massimo e in termini di progettualità portare al Massimo l’idea della ricerca. Prevedo in scaletta eventi, ospiti ma con attività di progettualità che possano interessare anche altre realtà internazionali”.  

Eventi alla Tim Burton sì, ma poi spazio ai contenuti di qualità sulla ricerca. 

Per quanto riguarda il nuovo allestimento, Chatrian, non si sbilancia, “Mi dicono che ci sono le possibilità, ma ci sono situazioni strutturali da definire. Secondo me i tempi sono un po’ più lunghi di quelli previsti”. 

Chiara Gallo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU