I nuovi campi di padel a Villa Glicini al momento sono in stand by. E, una volta arrivati tutti i permessi, la strada per la realizzazione si annuncia lunga. Scherma Italia, l’associazione temporanea di imprese che dopo oltre 140 ha soppiantato il Club Scherma Torino, sta facendo i conti con la burocrazia. A volerci vedere chiaro il capogruppo di Torino Libero Pensiero Pino Iannò, che in Sala Rossa ha sollecitato l’assessore allo Sport Mimmo Carretta.
Il progetto
L’ultimo stop in ordine di tempo è arrivato lo scorso 30 agosto, quando ai proponenti è stata comunicato “l’inefficacia della Scia e della relativa richiesta di autorizzazione paesaggistica”. Il progetto di Scherma Italia, presentato in sede di offerta di gara, prevedeva la dismissione dei campi da tennis e da calcetto: al loro posto è prevista l’installazione di 6 campi da padel. Un intervento non invasivo dal punto di vista strutturale, ma dai tempi lunghi.
Le tempistiche
Per realizzarli servono circa sei mesi, a cui se ne aggiungono altri quattro per la copertura di tre ed altrettanti per i restanti. Il cantiere dei campi da padel ha quindi una durata complessiva di 14 mesi Le ultime due richieste all’Edilizia Privata hanno però avuto esito negativo. “I concessionari – ha sottolineato Iannò – devono attenersi al bando: tra sei mesi li convocherò in controllo di gestione”.
Una richiesta quest’ultima analoga a quella dal consigliere di Forza Italia Domenico Garcea. Che ha incalzato anche lui l’assessore Carretta sui permessi in possesso di Scherma Italia, in particolare quelli relative all’organizzazioni di eventi. “Non risulta rilasciata – ha spiegato l’esponente della giunta – alcuna autorizzazione di pubblico spettacolo per trattenimenti danzanti” né ci sono “istanze circa l’organizzazione di spettacoli pubblici temporanei”.