Cultura e spettacoli - 13 ottobre 2024, 06:00

Gli anni torinesi di Cesare Lombroso, il padre della criminologia moderna

Sapete a quale periodo risale? E che cosa avvenne?

Gli anni torinesi di Cesare Lombroso, il padre della criminologia moderna

Gli anni torinesi di Cesare Lombroso, il padre della criminologia moderna

Tra i numerosissimi studiosi nati a Torino o che vi hanno fatto visita o vissuto per tempi più o meno prolungati vi è, sicuramente, Cesare Lombroso.

Veronese di nascita, negli anni degli studi universitari tra Pavia, Padova e Vienna, si dedicò a discipline quali antropologia e criminologia. Tuttora, infatti, Ezechiah Marco Lombroso - poi modificato in Cesare - è considerato il padre della criminologia moderna.

Divenuto ordinario di Medicina Legale ed Igiene Pubblica presso il carcere di Torino, egli si inserì all'interno della Società Freniatica Italiana, fondata da poco.

Ma Lombroso fu celebre, in particolare, per l'enunciazione della Teoria del delinquente nato, che è possibile riassumere in una sua famosa frase: "Il criminale è un essere atavistico che riproduce sulla propria persona i feroci istinti dell'umanità primitiva e degli animali inferiori". Al fine di fornire una risposta empirica riguardo alla genesi dei comportamenti devianti, nella sua opera "L'uomo delinquente" del 1876, egli registrò i risultati di alcune misurazioni antropometriche condotte sui cadaveri dei detenuti, ed affermò che fosse possibile individuare elementi specifici della personalità criminosa. Secondo la teoria da lui formulata, dunque, i criminali erano distinguibili sulla base di anomalie somatiche o costituzionali, tipiche del delinquente e quindi innate. In particolare, Lombroso parlava di "stimmate" o "stigmate", ossia malformazioni del viso, del cranio o dello scheletro, come orecchie grandi, naso storto, zigomi prominenti, sopracciglia folte, elevata pigmentazione della cute e numerosi altri. Faceva riferimento, inoltre, ad aspetti caratteriali o tratti patologici, quali uso di espressioni gergali, assenza di moralità e di rimorso, vanità, crudeltà, piacere precoce ed epilessia.

Alla categoria del delinquente nato, egli ne aggiunse altre due: quella del delinquente folle, nel quale la malattia mentale generava una diversa modalità di architettura del delitto; quella del delinquente occasionale o "mattoide", in cui chi commette il reato è un uomo normale che ha subito l'influenza dell'ambiente.

Altri scritti di Lombroso sono "La donna delinquente, la prostituta e la donna normale" del 1893 e "Grafologia" del 1895.

Nel 1898 Lombroso inaugurò, sempre a Torino, il Museo di psichiatria e criminologia, che contiene tuttora migliaia di elementi tra reperti anatomici, scritti di criminali, reperti probatori, armi, strumenti scientifici e fotografie.

Inizialmente accessibile solo in parte per motivi di studio e di ricerca, è stato inaugurato di nuovo il 26 novembre del 2009 e aperto al pubblico, che seguita ad essere affascinato da questo allestimento e ciò che contiene, sebbene le teorie lombrosiane siano state ampiamente criticate e, oggi, del tutto screditate.

Federica De Castro

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