“Sono emozionata di stare con il pubblico qui stasera. L’unica parola che mi viene in mente è gratitudine. È bello celebrare insieme: è un dono profondo, una soddisfazione stare con voi. Con la stessa parola gratitudine voglio ringraziare Contemporanea per avere pensato a me e l’Italia per la sua abbondanza di arte e amicizia sincera. Grazie al cinema per il sogno: insieme siamo responsabili di questo sogno” con queste parole l’attrice Ángela Molina, ha inaugurato il Contemporanea Film Festival incentrato sul cinema e le arti visive dedicate agli sguardi delle donne.
Musa di Luis Buñuel, che l’ha lanciata nel panorama internazionale con il film “Quell’oscuro oggetto del desiderio”, ha lavorato con maestri del cinema come Pedro Almodóvar in “Carne trémula” e “Gli abbracci spezzati”, Ridley Scott, Bigas Luna e molti altri. In Italia ha collaborato con registi del calibro di Gillo Pontecorvo, Elio Petri, Liliana Cavani,i fratelli Taviani,Giuseppe Tornatore e Marco Bellocchio. Attrice versatile e instancabile, continua a brillare sul grande schermo e a teatro. Nel 2021 ha ricevuto il Premio Goya alla carriera e la sua eleganza è stata celebrata anche nel mondo della moda, dove ha sfilato alla Paris Fashion Week per la maison Miu Miu lo scorso marzo.
Durante la serata d’apertura che si è tenuta ieri al Cinema Massimo ha condiviso i ricordi legati a Lina Wertmüller, cui è dedicata questa edizione del festival, e ha presentato la proiezione di “Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti”, film che le valse il David di Donatello come Miglior attrice protagonista e il Nastro d'argento come Miglior attrice straniera.
“Lina Wertmüller - ha ricordato l’attrice - mi ha accolto come una mamma, lei sognava che quel personaggio lo facessi io. Mi sono innamorata di lei, della sua gioia di vivere e passione. Ho mangiato la miglior pizza a casa sua, la faceva lei”.
Molina si è lasciata andare anche al ricordo per Luis Buñuel: “Era molto preciso, ma attento anche alle persone e alla loro umanità. Ci spiegava prima le scene, come fosse un pittore, illustrava l’arte del movimento. Poi spiegava i sentimenti, attraverso aneddoti e ricordi della sua vita. Era puro come un bambino. Se vedeva una scena che gli piaceva, rideva. Altre volte piangeva”.
La rassegna Contemporanea continuerà fino al 12 ottobre con proiezioni, incontri e un concorso internazionale.
Per info e programma completo: www.contemporaneafilmfestival.com