Cultura e spettacoli - 07 ottobre 2024, 11:35

L'arte torna a prendere casa a Torino: si avvicina l'edizione 2024 di The Others che esplora il viaggio (e il mondo)

Appuntamento dal 31 ottobre al 3 novembre presso gli spazi dell'ILO in via Maestri del Lavoro

opera d'arte

Torna l'appuntamento con The Others a Torino

Il Mondo come principio di armonia cosmica e connessione con l’universo. La XIII edizione di The Others, che si terrà quest’anno dal 31 ottobre al 3 novembre, vuole celebrare, attraverso le opere esposte ed un ricco programma collaterale, l’arte come percorso, come viaggio, come punto d’inizio e punto d’arrivo.  La fiera d’arte indipendente – ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini, con la direzione artistica di Lorenzo Bruni – amplifica infatti la sua vocazione ‘nomade’, eclettica e internazionale cambiando casa e approdando all’interno del Centro Internazionale di Formazione dell’ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro. Un’area extraterritoriale a Torino, simbolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e Centro Internazionale d’eccellenza nella formazione continua, oltreché vero crocevia di multiculturalità e inclusività quale punto di riferimento a Torino per studenti, professionisti, diplomatici e politici provenienti da tutto il mondo. 

Un ambiente cosmopolita, dinamico, vivace e creativo, che quotidianamente mescola storie, incontri e competenze all’avanguardia e che riflette a pieno l’identità di The Others, da sempre in ascolto verso un sistema dell’arte in continuo cambiamento. Sono infatti 50 gli espositori attesi in questa edizione, provenienti da tutta Italia e dal mondo, tra cui Argentina, Finlandia, Lituania, Slovacchia, Spagna e Perù. La Fiera aprirà al pubblico le porte di questa sede unica per quattro giorni e accompagnerà i visitatori in un vero viaggio alla scoperta del lavoro di artisti affermati e talenti emergenti, tra linguaggi, generazioni e provenienze differenti. 

L'immagine simbolo

L’immagine della tredicesima edizione è stata disegnata dall’illustratrice Elisa Talentino che ha lavorato per sintesi all’arcano maggiore de Il Mondo, a partire dall’iconografia delle carte di Marsiglia, una delle rappresentazioni più antiche dell’immagine.

L’artista ha ricondotto la figura all’essenza, mantenendo la figura femminile centrale che danza e la mandorla che la contiene, conosciuta anche nell’iconografia sacra come Mandorla Mistica o Vesica Piscis. Secondo alcuni miti greci la mandorla sarebbe anche la vulva della Dea Cibele, riconducibile al concetto di fecondità e di conseguenza simbolo universale di creazione e creatività.

La figura femminile tiene in mano una stella, la cui forma è la stessa della stella a cinque punte posta sulla guglia della Mole Antonelliana.

L'ultimo degli arcani maggiori narra inoltre un'idea di totalità, di completezza. Unifica differenziando, questo è il significato che The Others vuole sottolineare nei progetti artistici presentati.

Il tema del viaggio

Il tema del viaggio rappresenta infatti il fil rouge di questa edizione e abbraccerà molti dei progetti che saranno proposti in Fiera. Come mostra la galleria solocontemporaneo di Buenos Aires, attraverso i lavori di cinque artiste argentine “nomadi” che nel loro peregrinare sono entrate in contatto con culture e sensibilità diverse. Le opere dell’artista Vero Murphy, ad esempio, sviluppano il concetto delle culture ibride e della memoria, gli oli e gli acquerelli di Silvia Salvagno esplorano i temi del cambiamento costante e della fragilità della vita, Sandra Botner porta avanti la sua ricerca attraverso la commistione di linguaggi, dalla video arte alle performance artistiche, così come le installazioni di Valeria Yamamoto traggono ispirazione dallo studio delle forme organiche che si trovano nella natura che ci circonda e i dipinti di Karina Chechik approfondiscono inoltre la relazione tra l’uomo e l’ambiente, con paesaggi che simboleggiano sia punti di origine che di destinazione.

La ricerca sul tema del viaggio viene affrontata anche da Almach Art Gallery che presenta le opere di Anna Pennati in dialogo con gli autori emergenti di Youngarthunters con cui condividerà lo stesso spazio, in un progetto espositivo ispirato proprio al senso dell’esplorazione. Artista di grande esperienza, Anna Pennati porta l'astrattismo ad un livello visivo e sonoro, fungendo da chiave di comprensione per l'inizio del tragitto. In parallelo, ogni artista emergente ha concentrato la sua esperienza culturale nelle proprie pitture, sculture e installazioni dove protagonisti sono i tratteggi labirintici di Ylenia Pigozzo, in arte Ipsilonpi, le figure preistoriche sottomarine con sculture e delicate pitture ad olio di Liubov Bochkova, i dipinti surreali di tinture armoniose e luoghi sospesi di Martyna Pietrasik e le figure femminili di Mauro Valsecchi in viaggio attraverso architetture organiche che richiamano le ‘Città Invisibili’ di Italo Calvino, ricordando a chi le osserva la monocromia incisoria delle stampe d'autore.

L'idea di completezza espressa dall'immagine guida di The Others è ad esempio interpretata dallo spazio espositivo ARTbite Project di Nicoletta Rusconi, che presenta ‘All-Around’ con i lavori di Arjan Shahaj (Patos, Albania, 1989), neo finalista del premio Cairo, e di Jaime Poblete (Santiago del Cile, 1981), reduce dalla collaborazione con la maison Gucci. Il titolo ‘All-Around’ allude alla forma scelta dagli artisti per le due opere in mostra, simbolo di circolarità e unione tra tecniche, popoli e ambiente. 

Al tema della libertà e del coraggio sono dedicati anche numerosi progetti, a cominciare da quelli presentati dalla galleria Area/B che parlano della volontà di vivere secondo i propri desideri senza imposizioni esterne. Nei dipinti di Antonio Bardino, ad esempio, non vengono rappresentate piante curate e ‘dominate’ dall’uomo, ma l’artista ritrae gli elementi vegetali in modo lussureggiante, metafore del senso di libertà e della lotta contro le avversità del mondo. Nei lavori di Irena Balia troviamo riferimenti a canzoni, poesie, eventi quotidiani che indagano la costante ricerca di bellezza, il desiderio di restare per sempre giovani, in una società che non accetta l’invecchiamento. E così anche Loredana Galante, che utilizzando l’arte del ricamo per riflettere sulla contemporaneità, prova a smantellare i pregiudizi sul corpo femminile ritraendo in una serie di ricami donne nude, orgogliose del proprio corpo e che lo mostrano senza vergogna. 

Al sentimento di libertà è dedicato anche il progetto presentato dalla galleria Raw Messina, intitolato ‘Youth’ dove figurano opere scelte in base al sentimento che esprimono, l’atmosfera e il momento della giovinezza che gli artisti hanno voluto rappresentare. Dalle pitture di Pax Paloscia che concentra la sua ricerca figurativa proprio sul sentimento di possibilità e libertà tipico della pre-adolescenza e dell’adolescenza, alla selezione da “Wykofer”, l’isola che non c’è di Juliette Wayenberg fino ai e alle bagnanti di Annalaura Tamburrini e alle pagine di diario di una ragazza di città di Berta Aguilar Pujol.   

Attraverso lo sguardo dell’arte, The Others proporrà dunque anche quest’anno molteplici letture e riflessioni sul nostro tempo, che saranno amplificate anche grazie all’ampio public program con talk, presentazioni e incontri, che offrirà ai visitatori un’esperienza sempre più partecipata della creatività contemporanea e dei suoi linguaggi. Tra gli appuntamenti di punta, il ricco programma di live performance che nei giorni della fiera proporrà le esibizioni degli studenti delle Accademie di Belle Arti di Vienna e Bratislava.

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU