Il Museo Egizio a tutta velocità verso il bicentenario apre altri 800 metri quadrati della collezione: tre sale nuove distribuite su due piani con un allestimento di grande impatto visivo dedicate a legni, ceramiche, pietre e pigmenti.
“Finora abbiamo proposto 1600 metri quadri espositivi permanenti in più, il museo apre dei piccoli musei al suo interno. Pensiamo solo alla sala della scrittura che sono 600 metri quadrati in più. Con queste nuove sale mettiamo al centro la ricerca.” commenta il direttore Christian Greco.
Un percorso sulla materia che caratterizzò l’antico Egitto.
Aperta dal 5 ottobre la nuova sezione permanente è il frutto di dieci anni di ricerche su circa 6 mila reperti. Nella prima sala si trovano due grandi librerie dedicate ai legni e ai pigmenti con 40 varietà diverse utilizzati dagli antichi artigiani per oggetti come tavolette, ceramiche, contenitori di vario genere.
Di fronte alle due librerie è esposto un sarcofago caratterizzato da una complessa vicenda costruttiva narrata attraverso proiezioni e video mapping. La seconda sala è una gigantesca libreria dedicata al vasellame. Quasi 5 mila che raccontano la produzione, la funzione e il contesto della provenienza.
Protagonista la pietra
Statue, stele e vasi in pietra sono invece i protagonisti dell’ultima sala dedicata ai reperti lapidei. Anche qui ci si concentra sulle capacità degli artigiani di lavorare un materiale complesso come la pietra.