Cultura e spettacoli - 04 ottobre 2024, 06:54

Alien è sbarcato a Torino: la mostra dedicata al suo creatore Hans Ruedi Giger apre al Mastio della Cittadella

Dal 5 ottobre al 16 febbraio oltre settanta pezzi originali fra dipinti, sculture, disegni, fotografie, oggetti di design e video

Alien è sbarcato a Torino: la mostra dedicata ad Hans Ruedi Giger apre al Mastio della Cittadella

Alien è sbarcato a Torino: la mostra dedicata ad Hans Ruedi Giger apre al Mastio della Cittadella

Alien è in città. A dieci anni dalla scomparsa di Hans Ruedi Giger, il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito - Mastio della Cittadella di Torino rende omaggio alla mano dietro la creazione dell’iconico mostro extraterrestre. 

Dal 5 ottobre al Mastio della Cittadella

Dal 5 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025, apre la mostra 'Beyond Alien: H.R. Giger', un percorso espositivo che racconta uno degli artisti più affascinanti e controversi del secondo Novecento, che presenta la più ricca collezione di opere del maestro esposte in Italia.

La mostra, a cura di Marco Witzig, massimo esperto internazionale dell’artista, è prodotta da Navigare s.r.l, in coproduzione con Glocal Project e ONO arte e vuole ripercorrere l’intera carriera del grande maestro svizzero che ha profondamente cambiato e influenzato il surrealismo, l’horror fantascientifico e l’immaginario gotico contemporaneo. 

Oltre 70 fra dipinti, disegni e foto

Oltre settanta pezzi originali fra dipinti, sculture, disegni, fotografie, oggetti di design e video provenienti dal Museo Giger, in Svizzera, diretto da Carmen Giger, vedova del maestro.

Conosciuto al grande pubblico come l’uomo che ha creato l’immaginario di Alien, il film-capolavoro di Ridley Scott, che nel 1979 consegnò alla storia del cinema, del mondo videoludico e delle arti visive l’icona dalla bellezza terrorizzante del sanguinario extraterrestre xenomorfo, Hans Ruedi Giger è in realtà un artista poliedrico, dotato di un proprio e unico stile, “biomeccanico”, come lui stesso lo definiva, che ha sperimentato le tecniche più diverse. È un artista plastico, un disegnatore, e, soprattutto, uno dei più grandi maestri dell'aerografo. 

Il contributo di Giger alla saga di Alien

Il contributo di Giger alla saga di Alien è stato fondamentale: l’artista, infatti, grazie alla sua profonda cultura e sensibilità personale, occupandosi della creazione del mostro, dell’ambientazione aliena e delle strutture tecnologiche in rovina, ha infuso l’intero progetto di quella particolare estetica dell’inquietante. Non è stato però solamente il cinema ad essere profondamente influenzato dalla sua arte.

Anche il mondo della moda, del design, della musica - dal pop, all'heavy metal passando per l’elettronica - dei videogiochi, dell'illustrazione, dei fumetti e dell'arte in generale, si nutrono costantemente dell'universo creato da Giger.

H.R. Giger è stato uno dei creatori più suggestivi e attraenti degli ultimi tempi, la cui opera suscita un enorme fascino nei diversi settori artistici dell'underground. È stato un artista dalla personalità contrastante che ha sviluppato negli ultimi quattro decenni un'opera molto personale e di grande impatto visivo e simbolico. Il suo universo è interamente oscuro, grazie a un particolare surrealismo, abietto e sontuoso, meccanico e anatomico, capace di incutere terrore e ammirazione allo stesso tempo. Giger, con il suo stile unico, è diventato uno dei maggiori rappresentanti dell'arte visionaria e fantastica del XX secolo e nonostante il riconoscimento nella cultura pop, la sua opera ha avuto una scarsa approvazione negli ambienti istituzionali ed è significativamente assente dai libri di storia dell'arte. Questa importante retrospettiva è quindi un’occasione per interrogarsi sul posto che dovrebbe avere l’opera di un artista che ha influenzato e influenzerà ancora a lungo la cultura contemporanea tutta“, ha dichiarato Marco Witzig, curatore della mostra.

Cinema, musica, surrealismo e orrore cosmico

Il percorso espositivo della mostra permetterà quindi a tutti i fan di immergersi nel mondo dell’artista e di ammirare dal vivo alcuni dei pezzi più iconici, ma anche di approfondire aspetti meno conosciuti del lavoro di Giger. L’allestimento è infatti suddiviso in diverse sezioni che riprendono alcune delle tematiche più importanti sviluppate dal maestro: il cinema, la musica, il surrealismo e l’orrore cosmico.

Nella sezione dedicata al cinema sono esposte le opere che hanno contribuito a creare il mito del ciclo di Alien, ma anche quelle eseguite per il mai realizzato primo adattamento di Dune, progetto epico del regista cileno Alejandro Jodorowsky.

La musica è un altro elemento fondamentale nel lavoro di Gigerche, infatti, realizzò le copertine di numerosi dischi di artisti come Debbie Harry, Emerson, Lake and Palmer, Magma, Dead Kennedys, e molti altri. Al rapporto tra Debbie Harry e Giger la mostra infatti dedica spazio presentando il frutto della collaborazione tra i due artisti, nata nella primavera del 1980. 

Un’importante tematica analizzata in mostra è il surrealismo, che Giger ha contribuito a ridefinire in termini contemporanei. L’esposizione intende infatti indagare il senso di straniamento tipico di questa corrente artistica. In questa sezione troviamo la serie di opere omonime dedicate a Li, la compagna dell’artista morta suicida, realizzate nella prima metà degli anni ’70.

Chiara Gallo

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