Politica - 01 ottobre 2024, 10:10

A Torino oltre 1.140 multe a chi sbaglia a buttare la spazzatura: ecco gli errori e quanto si paga

Il capogruppo di Torino Libero Pensiero Iannò chiede più risorse e più addetti al controllo

cestini della differenziata

Multe ed errori per i torinesi alle prese con la raccolta differenziata

Ecoisole oppure piccoli bidoncini con coperchi di colore diverso. Sono migliaia i cassonetti per la raccolta differenziata presenti a Torino, a cui negli ultimi mesi si sono affiancati in modo più capillare quelli per il conferimento degli olii esausti. Eppure i torinesi, per pigrizia e poca informazione, sbagliano ancora a buttare la spazzatura. 

Le multe

E così fioccano le multe. Nel 2024, sino al 18 settembre, sono state fatte 1.143 sanzioni a chi non ha rispettato le regole. Oltre 1.070 verbali sono relativi alla raccolta porta a porta e 21 alle ecoisole. C'è né sono poi una cinquantina fatta a chi ha scaricato illegalmente i rifiuti, generalmente in terreni più periferici, ed è stato pizzicato dalle telecamere fisse e mobili. 

Numeri forniti dall'assessore Chiara Foglietta ieri in Sala Rossa, su sollecitazione del capogruppo di Torino Libero Pensiero, Pino Iannò

Gli errori

Ma quali sono gli errori più comuni? C'è chi butta tutto insieme e non differenzia i rifiuti. C'è poi chi per fretta, pigrizia o ingenuità butta ad esempio la plastica nel bidone della carta. Infine c'è chi mette fuori dal proprio portone il contenitore della spazzatura nei giorni sbagliati. 

Le multe

Gli importi delle multe oscillanno, secondo la tipologia di errore, tra i 50 ed i 100 euro per i pagamenti effettuati entro 60 giorni. Nel 2024 i cittadini hanno versato nelle casse del Comune di Torino circa 17 mila euro. Ma a chi tocca verificare che i torinesi rispettino le regole mentre buttano l'immondizia? 

Agli agenti della Polizia Locale, alle guardie ecologiche e agli operatori Amiat. Nella municipalizzata ci sono 29 addetti che hanno la qualifica di accertatori ambientali, ma principalmente si occupano dei servizi di raccolta ad igiene. Tre operatori sono invece specifici su questa attività.

"Servono più risorse - ha replicato Iannò - per fare formazione ad un numero maggiore di operatori: sono poche le persone che si occupano dei controlli e sanzioni". "È necessaria anche una maggiore attenzione all'utenza. Serve un Comune più rigoroso nel rispetto regolamento", conclude il capogruppo di Torino Libero Pensiero.

Cinzia Gatti

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