In via Pietro Cossa, all'altezza del civico 280, nella zona delle case Atc, da tempo i residenti denunciano problemi legati alla raccolta rifiuti e segnalano ripetuti casi di abusivismo.
Oli esausti, immondizia, batterie di auto, di tutto e di più
Sono infatti all'ordine del giorno scene di individui che illegalmente scaricano rifiuti di ogni genere: oli esausti, sacchi dell'immondizia mista, batterie di automobili e anche auto e chioschi abbandonati, oggi diventati depositi per l'immondizia.
Per cercare di risolvere questa situazione l'Amministrazione comunale ha effettuato un sopralluogo sull'area, verificando la situazione rifiuti negli stabili, ma soprattutto confrontandosi con i residenti. Un confronto che ha fatto emergere le principali richieste, molte delle quali chiedono di adottare nuove modalità di conferimento, proponendo come soluzione le isole ecologiche.
Garcea: "Qui si bruciano rame e immondizia"
"Questa iniziativa è nata a seguito di una mia interpellanza del 2023, ma anche da un atto analogo discusso nel 2024 – ha dichiarato il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Domenico Garcea – Ho voluto organizzare questo incontro con gli assessorati competenti perché il caso è finito all'attenzione di tutta l'amministrazione comunale. C'è un grosso problema riguardo la pulizia dell'area, inoltre bisogna intervenire con la rimozione di strutture abbandonate che creano molti problemi igienico sanitari".
"In questo parcheggio abbiamo le prove video di persone che bruciano rame e immondizia – continua Garcea – Mi auguro che unendo le forze si possa risolvere questo piccolo problema, anche se grande per i residenti".
"Ci sono state occasioni in cui le condizioni di igiene in questo parcheggio erano all'estremo, tanto che ho dovuto pagare di tasca mia delle persone per pulire l'area", ha commentato una delle residenti presenti al sopralluogo. "Abbiamo bisogno di tutela e di maggiore sicurezza, per esempio i pali della luce lungo il parcheggio non funzionano e sono abbandonati", ha aggiunto un'altra signora.
La richiesta di nuove ecoisole
La principale richiesta sarebbe quindi legata alla costruzione di nuove ecoisole, ma al di fuori del parcheggio dove attualmente si trovano i cestini condominiali. Una proposta che però non sembrerebbe essere fattibile per molti fattori: la densità dell'area, che risulterebbe troppo piccola per questo progetto, un sistema di raccolta dell'immondizia porta a porta da parte di Amiat già consolidato, e soprattutto il poco spazio disponibile nella zona.
"Mi sono annotata la problematica dei pali della luce e segnalerò la situazione a Iren, mi farò fare un preventivo e chiederò al collega di competenza per uno sfalcio del verde – ha dichiarato l'assessore alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta – Il problema, però, è che in questo luogo vengono persone che non dovrebbero a scaricare i rifiuti, possiamo mettere anche 200 ecoisole ma il problema resterebbe a monte. Non si può mettere un sistema di raccolta diverso dove attorno a noi c'è tutto un sistema di raccolta porta a porta".
Porcedda: "Intensificheremo i controlli"
"Verificheremo se il carretto abbandonato possa stare in questo parcheggio, in caso contrario eseguiremo lo sgombero della struttura – ha commentato l'assessore alla Sicurezza Marco Porcedda – Controlleremo dunque se il chioschetto viene utilizzato illegalmente, così come per gli altri mezzi che vengono denunciati come abbandonati".
"Qui non siamo su suolo pubblico, abbiamo le operazioni di raccolta rifiuti porta a porta e vengono svuotati i rifiuti delle realtà domestiche. Tutto ciò che riguarda invece ingombranti e non rifiuti della differenziata non dovrebbero restare in quest'area – ha spiegato un referente di Amiat durante l'incontro – È noto che la città sul tema delle ecoisole decida in base alla densità del quartiere, essendo questo un quartiere con un altro modello di raccolta sarebbe complicato".
"Ma anche gli spazi – conclude il referente Amiat – non consentirebbero la realizzazione di queste proposte. Se la speranza però è che le ecoisole evitino il degrado, vi dico per certo che non è così, da un punto di vista tecnico le realtà come Aurora e Barriera lo hanno confermato".