Eventi - 26 settembre 2024, 17:22

Come abiti l'amore? Una casa sulle rive del Po è la nuova opera interattiva di Mr. Pink

Il pubblico può entrare e scrivere i propri pensieri sulle pareti. L'installazione richiama la mostra Peek Behind the Curtain aperta dall'artista torinese a Milano

Una casa sulle rive del Po è la nuova opera interattiva di Mr. Pink

Una casa sulle rive del Po è la nuova opera interattiva di Mr. Pink

Mr. Pink torna a “colpire” a Torino e lo fa con una nuova installazione di street art: “Peek Behind the Curtain”. 

Un’opera che richiama la mostra recentemente aperte dall’artista alla galleria MA-EC di Milano e frutto del lavoro degli ultimi due anni. Un viaggio tra paesi e culture – dalla Cina al Canada, passando per Torino e arrivando infine a Milano. “È un progetto che ha avuto delle tempistiche lunghe, ho iniziato passeggiando per Torino nel 2022, poi nel 2023 ho sperimentato il materiale nella residenza artistica Swatch Art Peace Hotel a Shanghai e nel 2024 ho scritto il concept all'Università di Waterloo in Ontario” spiega l’artista. Oggi il progetto milanese ha una restituzione tutta torinese. 

Una casa sulle rive del Po in cui le persone sono libere di entrare, scrivere sulle pareti, con cui possono quindi interagire sulla base di una domanda: come abitiamo oggi l’amore? 

Tante le scritte che sono già apparse, da "Amami con rispetto" a "È un rischio".

A Milano, il pubblico vede l’interno della casa, la vive, osa sbirciando negli armadi, qui a Torino invece interviene disegnando sui muri e sulle pareti”. 

Una riflessione profonda e intima su come abitiamo l’amore oggi, intrecciando spazi fisici e concettuali. "Richiamando la mostra in corso a Milano, questa casa, simbolo di rifugio e vulnerabilità, diventa un veicolo per esplorare emozioni, ferite ed esperienze che connettono la nostra quotidianità all’amore, alla perdita e alla riscoperta di sé e dell'altro.”

Ciò che il visitatore percepisce non è solo una casa, ma una metafora dei segreti dell’intimità, di ciò che l’amore porta alla luce e di ciò che rimane celato, accessibile solo a pochi. Le crepe e le ferite del muro, coperte da stucco, raccontano il nostro tentativo di nascondere le imperfezioni, che invece rivelano qualcosa di più autentico: l’essenza di un amore che accetta la fragilità. 

Marco Abrate, in arte Rebor ma meglio conosciuto ormai come Mr. Pink per via del colore rosa shocking utilizzato nelle sue opere, non è nuovo alle installazioni a Torino. La prima fu nel 2017 in piazza San Carlo, “Improvviso: mai ubriacarsi di ubriachezza”, realizzata in occasione dei tumulti che scoppiarono in Piazza San Carlo a Torino durante la visione della finale tra Juve e Real Madrid.

Le mie opere sono cambiate perché sono cambiato io, ma avendo sempre l’impronta che mi caratterizza. C’è sempre il pink, ma ha significati diversi, sul dettaglio, che prima era più invasivo per catturare l’attenzione. In questi anni, invece il rosa è un dettaglio nell’opera che va ad arricchire il concept. Quello che voglio è creare un feed back positivo delle persone, creare delle domande, lasciare linee e pochi punti perché solo con diversi punti di vista possiamo comprendere la realtà al meglio. È importante restare attenti, ma non come sinonimo di paura, ma come sinonimo di atteggiamento realistico su quello che ci circonda”. 

Tra i prossimi appuntamenti dell’artista, il 7 ottobre un talk con Massimo Recalcati in occasione della mostra di Milano e poi nuovi progetti all’estero.

Chiara Gallo

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