Economia e lavoro - 25 settembre 2024, 10:08

Sicurezza, sulla 'patente a crediti' Confartigianato Piemonte insorge: "Tempi stretti e incerti, serve una proroga”

Interessate dalla novità oltre 65 mila imprese nella nostre Regione. Tanino: “La sicurezza non si fa con la burocrazia. Bastava far rispettare le regole già esistenti”

Patente a crediti, Confartigianato insorge: "Tempi stretti, serve una proroga”

Patente a crediti, Confartigianato insorge: "Tempi stretti, serve una proroga”

Siamo sempre stati contrari alla patente a crediti, ma eravamo pronti ad adeguarci. Alla luce delle lungaggini di un decreto che ha richiesto ben 59 giorni dalla sua presentazione alle parti per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e ora si vorrebbe far diventare operativo in 10 giorni, ovvero dal 1° ottobre, è chiaro che si debba prevedere una proroga”. Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte appoggia la linea della Confederazione Nazionale che, (insieme alle altre Organizzazioni Artigiane) ha inviato un documento congiunto alle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato nell’ambito della discussione sul DL Omnibus, per chiedere un congruo periodo di tempo per consentire alle imprese e ai lavoratori di adeguarsi al nuovo sistema.

Tempi troppo stretti ed incerti

"Le imprese – spiega Felici – a tutt’oggi non sono messe nelle condizioni di poter presentare la domanda di rilascio della patente, mancando ancora le circolari e non essendo nemmeno operativo il portale dell’Ispettorato del Lavoro che dovrebbe gestire le pratiche. Inoltre, non è chiaro se ci siano i fondi e soprattutto il personale adeguato per poter mettere a sistema tutta la procedura”.

Il settore delle Costruzioni è in fibrillazione, perché questo decreto, che nelle finalità aveva quella di garantire una maggior sicurezza in cantiere, invece che semplificare, sembra voler complicare procedure che erano già giustamente rigide su questo tema. La nuova normativa introduce un sistema di crediti fino a 100 punti per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, ad esclusione di quanti effettuano nei cantieri temporanei e mobili mere forniture o prestazioni di tipo intellettuale.

Il sistema dei crediti e i requisiti necessari

Il rappresentante legale dell’impresa (o il lavoratore autonomo) deve autocertificare sul portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro il possesso di una serie di requisiti, tra cui l'iscrizione alla Camera di Commercio, l’adempimento degli obblighi formativi e il possesso del DURC in corso di validità.

Al momento del rilascio della patente, vengono assegnati 30 crediti, ma ogni impresa può ottenere un punteggio complessivo aggiuntivo sulla base della storicità dell’azienda, del possesso di specifiche certificazioni di qualità in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, e soprattutto sul possesso della qualifica di Mastro Formatore Artigiano.

Il ruolo dell'imprenditore edile

Questo è uno dei pochi passaggi che ci soddisfa – commenta Enzo Tanino, Presidente di Confartigianato Piemonte edilizia – ossia il riconoscimento della figura di Mastro Formatore Artigiano, una qualifica esclusiva del CCNL Artigianato Edile del 4 maggio 2022 su cui il sistema di Confartigianato aveva più volte spinto. Questa figura riceve crediti specifici (in totale 5) per la formazione pratica e l’addestramento in materia di prevenzione e sicurezza erogata in cantiere, contribuendo significativamente alla sicurezza e alla qualità del lavoro. Di fatto è il riconoscimento del ruolo dell’imprenditore edile artigiano nella formazione professionalizzante e obbligatoria dei propri lavoratori, come portatore e divulgatore di competenze ed esperienze”.

Resta la criticità su un provvedimento che, secondo Confartigianato Imprese Piemonte, non è lo strumento idoneo a ridurre e, soprattutto, prevenire gli infortuni sul lavoro; sembra piuttosto un potenziale elenco di buoni e cattivi.

"Sufficienti più controlli su regole già esistenti"

Era certamente più utile un maggior controllo sul rispetto di regole esistenti, che  devono essere  rese più chiare ed applicabili  conclude Tanino – attuato anche attraverso una potenziata collaborazione con gli organismi paritetici tra Organizzazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori, e con l’associazionismo d’impresa che diffonde la cultura della legalità, incrociando le tante banche dati esistenti, per porre in essere un efficace piano nazionale della prevenzione, con un sistema di ispezione sul lavoro rafforzato e senza inutili duplicazioni di competenze. Noi comunque applichiamo le regole e quindi ci adegueremo”.

redazione

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