Cronaca - 24 settembre 2024, 15:05

Stop alle ruspe nel Meisino, gli attivisti bloccano il nuovo cantiere

In mattinata gli operai avevano iniziato i lavori, ma alcuni membri del comitato Salviamo il Meisino si sono schierati in difesa del verde

Stop alle ruspe nel Meisino, gli attivisti bloccano il nuovo cantiere

Stop alle ruspe nel Meisino, gli attivisti bloccano il nuovo cantiere

Spunta un'altra ruspa al Parco del Meisino ma subito viene fermata dagli attivisti. Nella mattina di oggi, martedì 24 settembre, è stato aperto un nuovo cantiere nell'area naturale lungo il Po, ma alcuni membri del Comitato Salviamo il Meisino - che da oltre un anno protesta per il progetto di costruzione del parco dello sport - si sono subito attivati e hanno bloccato gli operai.

Il presidio delle forze dell'ordine

La ruspa stava spianando la strada per poter iniziare i lavori sul lato ovest del parco, nella zona contigua a corso Don Luigi Sturzo, e aveva sollevato alcune zolle di terra quando le forze dell'ordine hanno fermato il mezzo per la presenza degli attivisti nelle sue vicinanze.

Poco alla volta il numero dei volontari ha cominciato a crescere, arrivando a varie decine e facendo resistenza passiva e non violenta.

Nessuna tensione con i manifestanti

Carabinieri e polizia monitorano la situazione, al momento senza intervenire nei confronti di chi balla e fa esercizi di giocoleria di fronte alla ruspa. Nessuna tensione, per adesso, al contrario del 9 settembre quando ci furono alcuni scontri con i cittadini in presidio per bloccare i lavori all'ex-galoppatoio

Durante le scorse settimane il movimento aveva protestato in difesa dei ricci del parco e il Comune aveva momentaneamente sospeso i lavori in un'area specifica, per verificare la presenza di colonie e cucciolate degli animali. Ma ora che i lavori si sono spostati, gli attivisti contestano la mancanza di controlli in generale in tutto il parco, che in quanto Zona di Protezione Speciale (zps) dovrebbe ricevere un'attenzione particolare.

Il tema approda in Consiglio regionale

Ed il tema è stato affrontato anche in Consiglio Regionale, dove il consigliere del M5S Alberto Unia ha presentato un'interpellanza: "La Città di Torino da tre anni a questa parte ha dichiarato guerra ai parchi. Tra Pellerina, Meisino e adesso i Giardini Ginzburg sta sostanzialmente pianificando la distruzioni di tutte le aree verdi della città".

"Abbiamo chiesto - ha proseguito il pentastellato - un approfondimento sui controlli effettuati all'ente parco del Po".

Francesco Capuano

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