Economia e lavoro - 23 settembre 2024, 10:10

Sanità privata, piove sul bagnato: ancora due contratti scaduti da anni. "La Regione revochi l'accreditamento a chi li applica"

Protesta dei sindacati davanti al Grattacielo. Si tratta degli accordi Aris Aiop, per cliniche e rsa, fermi da 6 e 12 anni. Coinvolti oltre 10mila lavoratori

Protesta dei sindacati davanti al Grattacielo

Protesta dei sindacati davanti al Grattacielo

Ancora contratti senza rinnovo, con 200mila persone coinvolte in tutta Italia e oltre diecimila solo in Piemonte. Continua la mobilitazione della Sanità privata, questa volta per gli accordi Aris-Aiop, per cliniche private rsa, scaduti rispettivamente da 6 e 12 anni.

La protesta

La protesta si è raccolta di fronte al Grattacielo della Regione, nonostante il maltempo che ha costretto diverse centinaia di lavoratori a ripararsi sotto la zona coperta dell'edificio, mentre i sindacalisti sono stati ricevuti dagli assessori regionali Maurizio Marrone (welfare), Elena Chiorino (lavoro, in collegamento da remoto) e Federico Riboldi (Sanità)

Si tratta di un "bis", dopo la protesta di lunedì scorso che aveva riguardato sempre l'assistenza e la sanità privata, ma per il contratto Uneba, scaduto da 4 anni.

Le due associazioni, dicono i sindacati, hanno però negato entrambi, vincolandoli al finanziamento da parte dello Stato. Una risposta ritenuta inaccettabile dai rappresentanti dei lavoratori di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

"Revocare l'accreditamento per chi non rinnova i contratti"

“I presìdi – dichiarano i sindacati - sono per noi l’occasione per chiedere a gran voce che venga revocato l’accreditamento alle strutture che non rinnovano i contratti o che applicano contratti che non rispettano la dignità del lavoro garantendo salari dignitosi".

"Queste strutture, destinatarie di appositi finanziamenti pubblici da parte delle singole Regioni, stanno continuando a svilire e sottopagare oltre 200mila lavoratrici e lavoratori che ogni giorno si prendono cura di chi ha bisogno di assistenza".

"Il governo deve trovare soluzioni che garantiscano ai dipendenti, a parità di lavoro, stessi salari e diritti di lavoratrici, lavoratori e professionisti della sanità pubblica. Non intendiamo fermarci fino a quando non sarà adeguatamente riconosciuta la loro professionalità” concludono i sindacati.

"Nell’incontro odierno con gli assessori regionali Riboldi, Marrone e Chiorino, è stata accolta la nostra richiesta di valutare la revoca degli accreditamenti alle parti datoriali che non dovessero rinnovare i contratti siglati da Cgil Cisl Uil o applicare contratti pirata. La nostra  attenzione rimane comunque alta e pertanto continua lo stato di agitazione e siamo pronti a mobilitarci in assenza di risposte risolutive. Nelle prossime settimane la regione si è impegnata a riconvocare il tavolo sindacale dopo aver incontrato le parti datoriali”. Questo il commento di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Piemonte al termine dell’incontro in Regione.

Massimiliano Sciullo

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