Cronaca - 21 settembre 2024, 10:18

Lutto per il giornalismo torinese: è morto Salvatore Lo Presti, grande firma e cantore delle gesta della Juventus (ma non solo)

Nato a Marsala nel 1940, per decenni ha narrato le vicende del calcio nazionale su tutti i maggiori quotidiani sportivi italiani

tre persone durante una premiazione

Salvatore Lo Presti, al centro, insieme a Stefano Tallia (a sinistra), presidente dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte ed Ezio Ercole

Lutto doloroso per il mondo del giornalismo torinese (e italiano). Nella notte è infatti morto Salvatore Lo Presti, per tutti Toto, siciliano d'origine, ma ormai torinese d'adozione e giramondo al seguito della sua grande passione: lo sport e il calcio in particolare. Era nato a Marsala il 16 febbraio del 1940.

La sua firma ha appassionato generazioni di lettori sulle pagine dei quotidiani più importanti nel panorama nazionale: da Tuttosport al Corriere dello Sport, fino alla Gazzetta dello Sport. 

Era stato per tantissimi anni la firma di riferimento sulla rosea per quanto riguarda la Juventus e per molto tempo è spettata a lui - come da protocollo, in quanto cronista "anziano" - la prima domanda per l'avvio di stagione in casa bianconera.

Questo il ricordo dell'Ussi Subalpina: "Penna finissima, narratore sublime, competente a livello tecnico come pochi. Totò era un punto di riferimento e un maestro, umile, disponibile, educato, ironico, ma impeccabile quando doveva esaminare tecnica e tattica di una squadra, un campione, un allenatore. Ha girato il mondo e raccontato il calcio mondiale dai campetti della Sicilia fino alle gesta di Maradona, Pelè e Ronaldo. Ha stabilito un record insuperabile scrivere per quattro quotidiani sportivi differenti: Stadio, Corriere dello Sport, Tuttosport e Gazzetta dello Sport a servizio del lettore prima di tutto".

E ancora: "Mai sopra le righe mai partigiano sempre sereno ed equilibrato, illuminate. Per anni ha curato una vera e propria bibbia del calcio mondiale, un almanacco che è una enciclopedia per gli amanti del football internazionale. E’ stato nell’USSI piemontese di cui era padre nobile e consigliere nazionale per molto tempo ed è stato delegato dell’Aips. Ha raccontato tutti i tornei possibili, intervistato campioni, narrato storie e spiegato il calcio a più generazioni migliaia di articoli e bellissimi saggi. La comunità dell’Ussi piemontese “Ruggero Radice” si stringe alla famiglia e abbraccia Totò per il suo ultimo viaggio verso il cielo azzurro che amava come il mare della sua Sicilia".

Gianfranco Coppola, Ussi Nazionale, commenta: "Un’autentica frustata. Totò Lopresti è stato compagno di viaggio di una vita tra aerei, treni, hall, stadi. Taccuini e taccuini. Precursore della conoscenza del calcio internazionale per anni è stato il custode di un almanacco ormai per collezionisti. Ma è poco dire solo questo. Vantava il primato di aver lavorato in tutti e 4 i quotidiani sportivi partendo da Marsala fino a Torino passando per Bari, Roma e Bologna. Persona perbene. Se ne va lasciando ricordi e dispiacere ma soprattutto l’insegnamento che è meraviglioso vivere e amare il mestiere desiderato. Addio Toto’ un abbraccio grande".

E Stefano Tallia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, aggiunge: "Ci lascia un maestro del giornalismo, uno di quelli che con professionalità ha saputo farci allargare lo sguardo per vedere anche oltre quel che accadeva nei campi di gioco. Competenza, precisione, umanità e vicinanza anche nei confronti dei colleghi più giovani come il sottoscritto ai quali non ha mai fatto mancare un consiglio o una parola di incoraggiamento. Ci mancherà".

I funerali si terranno martedì 24 settembre alle ore 11,30 presso la Chiesa san Benedetto abate (via Delleani).

Massimiliano Sciullo

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