Economia e lavoro - 20 settembre 2024, 07:00

Tutti gli step per aprire un centro di fisioterapia

Negli ultimi anni il mondo del fitness si è diffuso a macchia d’olio portando all’apertura di numerose nuove palestre.

Tutti gli step per aprire un centro di fisioterapia

Negli ultimi anni il mondo del fitness si è diffuso a macchia d’olio portando all’apertura di numerose nuove palestre. Anche il numero dei frequentatori dei centri estivi o di persone che scelgono di allenarsi a casa è sempre più alto e tutto questo è un chiaro segno che l’importanza di un allenamento fisico giornaliero ha finalmente trovato posto nella quotidianità.

Allo stesso tempo, però, sono aumentati anche i pericoli a cui le persone vanno incontro mentre svolgono attività fisica usando pesi o attrezzi senza un opportuno controllo: il rischio infortuni è sempre presente quando vengono eseguiti movimenti sbagliati o esercizi che vanno oltre le proprie capacità. Ecco perché in un centro abitato è fondamentale la presenza di un centro fisioterapico dove aiutare quotidianamente le persone che subiscono un infortunio o che convivono con problemi cronici o disfunzioni dell’organismo.

Ciò che rende un centro fisioterapico il posto giusto per intervenire su queste problematiche a livello professionale sono le attrezzature idonee per fisioterapia e riabilitazione, perciò se stai pensando di aprire un centro di fisioterapia, dai un'occhiata al catalogo di prodotti Fisiostore e continua a leggere per scoprire quali step seguire.

Qualifica di fisioterapista professionista

Essendo una branca della medicina, per poter praticare fisioterapia occorre possedere una qualifica che certifichi un percorso di laurea. Una volta laureato, ci si deve obbligatoriamente iscrivere all’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI) e aprire una polizza RC professionale.

Partita IVA

Come si può facilmente immaginare, lo step successivo è l’apertura della partita IVA. Per poter praticare la fisioterapia è necessario iscriversi al Registro delle Imprese, presso la Camera di Commercio, dove dovrà essere consegnato il nome della società.

Mettere a norma l’attività

A questo punto si può cominciare a lavorare all’apertura del proprio centro fisioterapico: il primo passo da fare è adattare la struttura al regolamento comunale dell’edilizia, facendo rispettare tutte le norme igienico-sanitarie. Inoltre, non bisogna dimenticare che è obbligatorio consegnare la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) allo Sportello Unico per le Attività Produttive.

Documento pragmatico di sicurezza

Un ultimo step burocratico prevede che il fisioterapista si munisca di Documento Pragmatico di Sicurezza affinché i dati di tutti i pazienti all’interno dei registri siano messi in sicurezza.

Attrezzatture fisioterapiche

Come già detto, un centro fisioterapico deve garantire un servizio professionale grazie all’uso di attrezzature idonee. È chiaro che queste dovranno essere scelte in base al servizio che si sceglie di offrire, perciò qui forniamo un elenco sintetico delle categorie più importanti:

  • Macchinari per la pressoterapia: dispositivi dedicati alla tonificazione dei muscoli, all’eliminazione dei liquidi in eccesso, alla riduzione degli edemi linfatici e dei gonfiori addominali e, inoltre, utili per favorire il funzionamento corretto del sistema circolatorio e del sistema linfatico;
  • Apparecchi per l’ultrasuonoterapia: strumenti professionali che possono riattivare la micro e la macro-circolazione, aumentare il metabolismo locale del corpo o ridurre gli spasmi e le contratture con l’uso degli ultrasuoni;
  • Attrezzatura per la magnetoterapia: dispositivi utilizzati per trattare alcune patologie, tra cui fratture o traumi degli arti, osteoporosi, osteonecrosi e reumatismi articolari;
  • Macchina per la tecarterapia: strumento che, servendosi del calore per via endogena ed esogena, può agire in modo terapeutico su diverse patologie temporanee, come fratture, distorsioni, contratture, strappi e contusioni. Inoltre, è in grado di trattare alcune patologie dell’organismo, come artrosi, tendiniti ricorrenti, problematiche correlate alla colonna vertebrale e patologie muscolari.

In base quindi ai servizi che si vuole offrire, si potranno scegliere le attrezzature più idonee, facendo sempre attenzione a selezionare prodotti di grande qualità.

Richy Garino

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